Francesco Guidolin: “devo migliorare io per primo”

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Francesco Guidolin fa autocritica: “Il primo che deve migliorare sono io. Abbiamo preso finora gol evitabili, per amnesie che non sono riuscito ancora a togliere alla mia squadra; il capocannoniere del campionato scorso è ancora a bocca asciutta, quindi è evidente che come allenatore devo incidere maggiormente sui ragazzi”. Lo ha detto oggi, poco prima dell’inizio dell’allenamento pomeridiano di oggi dell’Udinese. E’ assolutamente indispensabile, per il tecnico di Castelfranco, superare l’attuale momento lavorando più che mai assieme, assieme alla squadra. “Dico anche – ha continuato – che vedo il bicchiere mezzo pieno perché la prestazione di sabato a Milano contro l’Inter é stata positiva e avremmo meritato più dei nostri avversari, perché anche contro il Genoa al debutto la squadra mi era piaciuta, perché la condizione fisica è valida, perché a Milano siamo riusciti a tenere alto il ritmo. Ecco, noi dobbiamo ripartire da qui, da questi elementi sicuramente positivi. E’ vero che abbiamo preso un gol su palla inattiva, ma anche all’Inter – ha puntualizzato il mister – è successa la stessa cosa”. Per quanto riguarda il futuro, per Guidolin “Bisogna guardare con fiducia anche se c’é amarezza in tutti noi per le due sconfitte. Sicuramente ci sono problematiche a livello di concentrazione, ecco perché dico che il mio lavoro deve incidere di più”. Poi il tecnico ha tracciato il percorso che dovrebbe portare in posizioni meno scomode la sua squadra. “Dobbiamo migliorare velocemente – ha spiegato – prima che sia tardi sul piano dell’attenzione e della concentrazione, ma il gruppo è unito, vuole uscire da questa situazione, si applica nel modo migliore, ormai siamo pronti a interpretare più moduli e dobbiamo credere ulteriormente nelle nostre capacità”. Guidolin non ha nemmeno tirato in ballo il presunto rigore che Brighi non ha concesso sull’ 1-2 e a tal proposito ha lanciato un chiaro messaggio alla squadra: “La prima cosa che dirò ai giocatori – ha sottolineato – è di non parlare mai degli arbitri, delle loro direzioni; una buona squadra non deve mai cercare alibi. Possiamo conquistare la fortuna con il gioco, con il lavoro”. Infine si è soffermato su Angella, reo di aver favorito il successo interista propiziando il penalty ai nerazzurri per un fallo di mani. “Ha commesso il più veniale degli errori – ha commentato – ben più grave invece è stato quello di cui si è reso protagonista qualcun altro nel momento in cui il giocatore dell’Inter (Sneijder, ndr) ha potuto liberamente crossare al centro. Di Angella – ha concluso – ho grande fiducia”.

Fonte: ANSA