MAFIA: SERRACCHIANI, FVG SCHIERATO CONTRO INFILTRAZIONI

Udine, 2 lug – “La Regione è pronta a dare il suo contributo
nella prevenzione e nella lotta alle infiltrazioni della
criminalità organizzata, combattuta in prima linea dalle Forze
dell’ordine e dalle Autorità giudiziarie”.

Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani, commentando l’operazione che ha condotto alla
scoperta dell’insediamento in regione di un’associazione di
stampo mafioso con base a Monfalcone.

“Non si può sottovalutare in alcun modo questo episodio – ha
detto Serracchiani – e anche se il nostro è un tessuto sociale
sostanzialmente sano, non c’è territorio che oggi possa
considerarsi un’isola felice e immune. Quindi, nell’ambito delle
competenze attribuite alla Regione, ci consideriamo schierati”.

“La Regione ha già tenuto conto dei rischi potenziali derivanti
dalla presenza di opere e appalti molto consistenti, come – ha
evidenziato la presidente – nel caso della terza corsia dell’A4.
In questa direzione andava infatti il Protocollo di legalità per
prevenire infiltrazioni mafiose firmato già nel 2013 con le
Prefetture territorialmente interessate. Ora stiamo provvedendo
al perfezionamento del protocollo, per renderlo aderente ai nuovi
disposti di legge. Il nuovo atto, da noi predisposto e condiviso
dal Contraente generale, è al vaglio delle autorità centrali, che
dovrebbero dare via libera alla firma entro il mese. Questo
avviene parallelamente al protocollo di monitoraggio del flusso
finanziario, redatto sulla falsa riga di quello riguardante i
pagamenti della progettazione definitiva recentemente trasmesso”.

“Un’attenzione preventiva speciale – ha aggiunto la presidente –
pensiamo debba essere rivolta anche al flusso degli ingenti
investimenti che sono attesi per la riqualificazione del Porto
Vecchio di Trieste, in modo da assicurare la massima trasparenza
di gestione a un contesto che potrebbe apparire d’interesse per
operazioni finanziarie poco chiare”.

Per Serracchiani “una situazione economica regionale che sta
riprendendo ad avere fiducia dev’essere protetta, soprattutto nei
suoi soggetti più esposti e meno robusti, dal pericoloso
parassitismo della criminalità organizzata. La Regione – ha
concluso la presidente- farà la sua parte”.
ARC/EP/com

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