Punto focale del nostro programma, per una rivitalizzazione del centro storico, oltre a un progetto di nuova residenzialità, è una rigenerazione economica. Oltre a impostare degli studi condivisi con le associazioni di categoria e l’Università del Friuli per identificare le tipologie merceologiche carenti nei quartieri e nelle diverse zone del centro storico e così favorire insediamenti mirati, proponiamo la creazione di un tavolo permanente composto da Comune, Università, categorie economiche e proprietari degli edifici al fine di calmierare i canoni, favorire la ricollocazione commerciale e la valorizzazione degli immobili del centro, riconsiderando il tema del “centro commerciale naturale”.
Riteniamo fondamentale che il sostegno del commercio di prossimità passi attraverso la creazione di un sistema di contribuzione diretta e di sgravi fiscali.
La rivitalizzazione del centro storico, per noi, passa anche attraverso l’incentivazione di una nuova residenzialità con la ricerca di strumenti moderni, innovativi come nell’esempio indicato per via Grazzano. Su questa via è stata effettuata un’indagine dell’Università di Udine, condotta da Space Lab Uniud, secondo la quale tornare ad abitarla significa conservarne il carattere di borgo in pieno centro città, attraverso progetti di cohousing diffuso, al fine di trasformare l’eterogenea “materia sfitta” in un dinamico dispositivo abitativo e commerciale.
Per sostenere e sviluppare le imprese è necessario l’ausilio anche del Distretto delle tecnologie digitali, Friuli Innovazione e dell’Università. In questo quadro si inserisce il tema del sostegno al lavoro e alle start up unitamente a Regione Fvg, Fondazioni bancarie, Istituti di credito e associazioni di categoria, al finanziamento di azioni di microcredito per favorire la nascita di start up e sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile, attivando forme di supporto tramite servizi gratuiti di ricerche di mercato, valutazione di costi, consulenza fiscale e legale, progettazione e comunicazione. Messa a disposizione di spazi gratuiti da utilizzare, anche in modalità di co-working, per nuove imprese favorendo in particolare le attività caratterizzate da creatività, contenuti tecnologici e saperi nei settori della cultura, della comunicazione, delle nuove forme di turismo, del riciclo e del riuso, dell’agricoltura urbana, del design e dell’artigianato