Risorse agroalimentari: Zannier, settori in crescita ma serve filiera

Udine, 19 feb – “Tenendo conto che il report dell’Ersa ci
prospetta dati oggettivi, quindi una fotografia dettagliata dei
comparti considerati, per quanto riguarda il settore della
produzione della birra, se è vero che le nuove prospettive hanno
motivato numerosi agricoltori a convertire le loro produzioni
verso l’orzo distico, è anche vero che come in altri ambiti del
comparto rurale il Friuli Venezia Giulia sconta la carenza di un
percorso coordinato ed efficace nella fase di
commercializzazione. Ciò limita la possibilità di trattenere in
regione, e specificamente nel nostro mondo rurale, una parte dei
benefici derivanti dall’immissione sul mercato di un prodotto di
qualità”.

Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari
e forestali, Stefano Zannier, intervenuto all’evento on line
‘Prime proiezioni sullo stato dell’agricoltura FVG 2020 e focus
sui settori ittico e della birra 2019’, organizzato dall’Ersa per
evidenziare come la produzione della birra offra possibilità di
espansione e d’investimento.

Negli ultimi anni sono sorti numerosi birrifici artigianali – ha
sottolineato Zannier – ma il fermento che scaturisce dal
desiderio del mondo rurale di trovare spazi di remunerazione più
concreti ed efficaci non corrisponde una rete di
commercializzazione adeguata, che possa dare il giusto ritorno
all’impegno orientato all’alta qualità.

L’assessore ha aggiunto che “per le altre componenti
indispensabili alla produzione, come il malto, occorre sempre
fare ricorso a realtà che non sono ancora presenti nel panorama
imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, mentre nel frattempo
si producono già birre di pregio apprezzate dalla clientela”.

“A tale proposito si intravvedono all’orizzonte progettualità
importanti ma, rimanendo all’ambito agricolo e artigianale locale
– ha concluso l’assessore -, occorre saper guardare lontano
puntando a una commercializzazione adeguata che faccia conoscere
il prodotto anche su altri mercati”.

Il report dell’Ersa ha affrontato anche le tematiche del settore
ittico, rispetto al quale Zannier ha rivelato che “occorre tenere
presente che l’acquacoltura e la pesca hanno due percorsi diversi
e animano contesti ben differenti tra loro”.

Nell’acquacoltura in acqua dolce per l’allevamento di pesce il
Friuli Venezia Giulia si conferma leader per la produzione di
trote e in tale contesto vi sono ancora ampi spazi di
miglioramento e crescita. Il settore della molluschicoltura
attraversa invece un periodo caratterizzato da problematicità per
quanto riguarda la produzione in acqua salata, cioè in mare,
“serve compiere un’analisi puntuale – ha detto Zannier -, dalla
quale emerge che risulta difficile sostenere questo settore per
il medio e lungo periodo”.
ARC/CM/ma

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