Schwazer dopato: “Volevo tornare più forte di prima e non sono più riuscito a dire no all’Epo”

 ”Alla fine dello scorso anno, dopo tre anni molto difficili e travagliati, non sono stato piu’ capace di dire no al doping”: cosi’ Alex Schwazer ha parlato in conferenza stampa a Bolzano.

”Quando il 30 luglio si sono presentati a casa mia per i controlli non avevo la forza di chiedere a mia madre di dire che non ero a casa. Avrei potuto farlo, ma non vedevo l’ora che tutto finisse”, ha aggiunto, con voce rotta dal pianto.

“Per me non è stato facile dire a Carolina (Kostner, ndr.) che in frigo non c’erano vitamine B12, ma epo. Mi vergogno tanto. Carolina non sapeva niente”, ha aggiunto in lacrime.

Volevo tornare più forte di prima e non sono più riuscito a dire no all’Epo» racconta Schwazer. «Ho vissuto tre anni difficili come atleta. Dopo gli Europei del 2012 non sono stato bene e ho detto anche che volevo smettere. Non ero più lucido: non avevo più piacere ad allenarmi 35 ore alla settimana. Arrivavo alla sera distrutto e vedo la mia fidanzata solo una volta al mese. Solo a sapere che dovevo faticare mi veniva la nausea»

“So che alle Olimpiadi non sarei andato, perché non ce l’avrei fatta psicologicamente”, ha confessato.

“Domani vado a Bologna perché devo restituire il tesserino e la pistola dei Carabinieri”. Lo ha detto Alex Schwazer, che ha espresso parole di elogio per il gruppo sportivo dei Carabinieri. “Se non ci fosse stata l’Arma non avrei potuto fare questo sport a livello professionale”, ha aggiunto Schwazer.

«Conosco il personaggio» dice Schwazer sul dottor Michele Ferrari. «L’ho conosciuto nel 2009 per avere da lui consigli tecnici, nient’altro. L’ho incontrato in tutta la mia vita 5 o 6 volte. Mi ha dato dei consigli e mi ha fatto delle tabelle di allenamento. Basta, non ho mai preso niente da lui. Ferrari non l’ho sentito più dal 2011 da quando ho scoperto il casino con i ciclisti» dice l’atleta. E ribadisce che «le medaglie sono tutte pulite. I test lo dimostrano perché i valori non mentono: quando ho vinto l’oro avevo valori ematici di un anemico».

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