Scossa di terremoto magnitudo 5.8 in Emilia. Avvertita nel Nord Italia

Una forte scossa di terremoto ha interessato il nord Italia. Secondo i primi dati dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, la scossa è stata di 5.8 di magnitudo con epicentro nel Comune di Finale Emilia, nel modenese, con profondità intorno ai 10 chilometri.
La protezione civile, fanno sapere dalla sede centrale di Roma, sta verificando la situazione a livello nazionale. Al momento, spiegano, è ancora presto per stimare i danni.

Un morto a San Felice
L’ultima potente scossa che ha colpito questa mattina la fascia da Modena città fino alla Bassa con epicentro Medolla ha già fatto registrare un morto e alcuni feriti. A San Felice in via Perossaro si registra, al momento, un morto e un ferito per il crollo di un trave.
Quattro operai sotto le macerie a Mirandola
A Mirandola è crollato un capannone in via Di Mezzo: quattro operai sono rimasti sotto le macerie e i vigili del fuoco stanno cercando di trarli in salvo. Risulta particolarmente difficile contattare la Protezione civile a causa del black out dei telefoni. Dal 118 numerose chiamate. Decine le ambulanze dirette verso la zona dell’epicentro.
Nuovi crolli
Dopo la scossa di terremoto di questa mattina nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio.

In Emilia le squadre dei vigili del fuoco stanno verificando i danni. Sul posto, sottolinea Luca Cari, portavoce del corpo, ci sono ancora 850 unita del personale di soccorso, inviato dopo il sisma del 20 maggio. La scossa di stamattina, ha detto, è stata “molto forte”.
Riunione della protezione civile a Bologna
E’ in corso a Bologna una riunione della protezione civile regionale per fare il punto sulla situazione dopo il terremoto che ha colpito stamane il Nord Italia. A breve, fanno sapere, sara diramato un comunicato con le prime stime dei danni.
Panico a Bologna
A Bologna, la terra ha tremato per diversi secondi in maniera prolungata, sussultoria e ondulatoria. Tanti i bolognesi scesi in strada: il movimento tellurico, per forza e intensità, ha ricordato quello del 20 maggio scorso.
A Bologna, dopo la forte scossa di terremoto delle 9 di questa mattina, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale.
Milano
La scossa di terremoto è stata avvertita anche in centro a Milano, specie nei piani alti delle abitazioni. Nessuna segnalazione di danni a persone o cose, solo un po’ di spavento. Le linee telefoniche di pompieri e polizia urbana sono intasate dalle telefonate dei cittadini. In alcuni casi le persone sono uscite dalle abitazioni e dagli uffici per motivi di sicurezza.
Numerosi palazzi del centro di Milano, compresa la sede della Regione Lombardia, il cosiddetto Pirellone, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. Gran parte della gente comunque sta già rientrando negli uffici e nelle abitazioni.
Trentino
E’ stata avvertita anche in Trentino la scossa di terremoto registrata poco dopo le 9 in Emilia Romagna. Si è sentita in modo particolare ai piani alti degli edifici e le prime verifiche sono in corso sulla presenza di eventuali danni da parte della Protezione civile trentina. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. Il sisma è stato sentito nettamente a Bolzano.
Veneto
La scossa di terremoto è stata avvertita nel veneziano, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino. I telefoni dei vigili del fuoco e una parte dei cellulari sono in tilt, a Venezia e Verona, per le tante segnalazioni di cittadini. La scossa di terremoto è stata avvertita nel veneziano esattamente alle ore 9, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.
Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia la scossa è stata avvertita in modo particolarmente forte nella zona di Pordenone dove studenti e professori hanno abbandonato le lezioni e sono scesi in strada spaventati. Numerosi cittadini sono usciti anche da uffici e case private. Nella zona di Udine, dove è ancora forte il ricordo del sisma del 1976 e dove oggi è attesa la visita del Presidente della Repubblica, il terremoto è stato forte, avvertito però ai piani superiori al terzo; anche in questo caso molto spavento e tante telefonate ai centralini di vigili del fuoco e protezione civile. Dovunque si sono verificate temporanee interruzioni alle linee telefoniche, e ai collegamenti internet, causati in parte dall’intasamento per l’alto numero di chiamate in contemporanea.
Liguria
E’ stata avvertita anche a Genova e nel levante ligure, in particolare nel Golfo del Tigullio, la scossa di terremoto. Nel capoluogo ligure sono molte le persone che per la paura hanno lasciato spontaneamente uffici ai piani alti e sono scese in strada. In alcune scuole gli insegnanti hanno fatto uscire i bambini in cortile per precauzione. Presi d’assalto i centralini di vigili del fuoco e polizia municipale che hanno registrato in poche decine di minuti centinaia di chiamate. Al momento non si registrano danni o feriti legati al sisma.
Toscana
E’ stata avvertita forte anche a Firenze la scossa di terremoto. In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione, come alla scuola media Pieraccini’ di viale Spartaco Lavagnini, e in altri istituti cittadini. Come prevede il protocollo, gli alunni della Pieraccini insieme ai professori si stanno incamminando verso il ‘punto di raccolta’ in piazza Indipendenza. Lo stesso stanno facendo gli alunni e il personale delle altre scuole, verso i rispettivi punti di raccolta. In alcune vie, la gente è scesa in strada dalle proprie abitazioni e dagli uffici, in via precauzionale.
E’ stata avvertita distintamente anche in Versilia la scossa di terremoto. La scossa ha fatto scattare numerosi allarmi e provocato scene di panico nelle scuole e negli uffici pubblici, ma almeno al momento non si registrano danni a persone e strutture.
Piemonte
La scossa è stata avvertita anche in alcune zone del Piemonte. Lo comunica l’Arpa aggiungendo che, al momento, non risultano segnalazioni di danni. La Protezione Civile Regionale sta procedendo alle verifiche sul territorio.
Umbria
Molte anche a Perugia, stamani, le chiamate ai vigili del fuoco ed all’osservatorio sismico Andrea Bina dopo la forte scossa con epicentro in Emilia-Romagna di poco prima delle 9, telefonate provenienti da uffici pubblici e abitazioni private, dove si sono visti oscillare i lampadari. I vigili del fuoco per ora tranquillizzano sul fatto che non vengano segnalati danni né a persone né a cose.
I tecnici dell’osservatorio Bina stanno ancora esaminando le caratteristiche della scossa che – stando alle prime rilevazioni – potrebbe essere stata avvertita così lontano dal proprio epicentro per la sua profondita’ non eccessiva.

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