Spilimbergo il tesoro del duomo. 2 dicembre – 3 marzo 2024

Il duomo di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo svela i suoi tesori al pubblico. Tutto pronto per la cerimonia di inaugurazione della mostra “Spilimbergo. Il tesoro del duomo”, che dal 2 dicembre al 3 marzo 2024 esporrà, nello storico Palazzo della Loggia, una raccolta di beni artistici dal grande valore, alcuni dei quali alla prima esposizione pubblica, che hanno arricchito nel corso dei secoli il complesso monumentale del duomo di Santa Maria Maggiore. L’apertura ufficiale è fissata pertanto per sabato 2 dicembre, alle ore 10.30 nel duomo,con il saluto delle autorità e la presentazione dei curatori, a cui seguirà l’intervento musicale del Coro e orchestra “Bertrando di Aquileia”, diretti dal maestro Paolo Scodellaro con all’organo Lorenzo Marzona. Dopo il momento inaugurale spazio alla prima visita ufficiale all’esposizione a Palazzo La Loggia. La mostra sarà poi visitabile nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30). Aperture straordinarie si avranno nelle giornate di venerdì 8 dicembre e tutti i giorni dal 22 dicembre al 7 gennaioVisite guidate alla mostra e al duomo saranno organizzate ogni domenica, alle 15.30, su prenotazione, contattando l’Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Spilimbergo allo 0427 2274, tramite WhatsAppal 329 6297148 o scrivendo a [email protected] . L’ingresso alla mostra è libero e gratuito. 

Fra le opere di maggiore pregio, fra quelle esposte, troviamo senza dubbio i dipinti dei Paggi reggistemma di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone (sec. XVI), il San Girolamo di Antonio Carneo (sec. XVII), i preziosi Codici miniati da Giovanni de Cramariis, (sec. XV-XVI), e ancora i paramenti sacri e l’oreficeria. Tutte le info su www.vivispilimbergo.it .

La mostra “Spilimbergo. Il tesoro del duomo”è organizzata dalla Città di Spilimbergo e dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia e Unione Artigiani Pordenone, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia GiuliaEnte Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia GiuliaDiocesi di Concordia-PordenoneScuola Mosaicisti del Friuli e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Progetto a cura di Federico Lovison con la collaborazione scientifica di Maurizio d’Arcano Grattoni e le foto di Stefano Ciol.