Turismo: Bolzonello, cammino S. Cristoforo è percorso che "unisce"

Maniago (Pn), 11 ott – Un itinerario di 450 chilometri che si
snoda tra il Tagliamento ed il Piave, lungo il quale si trovano
313 chiese e pievi. Un tragitto che può essere percorso
facilmente da tutti grazie alla presenza di infrastrutture già
esistenti, il cui scopo è quello di attirare turismo attraverso
la valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale esistente.

Sono questi gli elementi chiave che caratterizzano il progetto
“Il cammino di San Cristoforo” presentato quest’oggi a Maniago
nella sede del Nip dagli ideatori di Montagna leader.
L’iniziativa, sostenuta dalla Regione attraverso PromoturismoFvg
e Friulovest banca, con la collaborazione della Curia e delle
Unioni territoriali intercomunali delle Dolomiti friulane e del
Cansiglio, è stata illustrata al pubblico alla presenza del
vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, del presidente di
Montagna leader, Gino Martinuzzo, e numerosi operatori turistici
del territorio.

L’attività si inserisce nell’ambito del club di prodotto legato
al turismo slow, sul quale il Friuli Venezia Giulia sta
investendo molte risorse. Tra i punti di forza del Cammino di San
Cristoforo figura la presenza di infrastrutture già esistenti che
collegano i vari punti del percorso tra le due regioni. Ne sono
un esempio la ferrovia Sacile-Gemona ma anche piste ciclopedonali
accessibili a tutti.

Per il vicepresidente la vera forza di questo cammino è legato
alla condivisione che è riuscito a creare tra i territori
coinvolti “aspetto questo che va comunque rafforzato, allargando
la platea ad ulteriori partner assieme ai quali accrescerne le
potenzialità. In questo progetto, che si inserisce nel solco di
altre iniziative legate ai cammini che la Regione sta già
sostenendo, ci sono grandi prospettive di crescita come
dimostrano i dati di mercato di questo specifico settore”.

Ed è per questo motivo che, dopo la fase di avvio, andranno
potenziate le collaborazioni soprattutto nell’ambito dei
collegamenti. “Positiva in questo senso – ha aggiunto Bolzonello
– è l’entrata in esercizio della ferrovia Sacile-Gemona; ma si
potrebbe pensare anche ad un coinvolgimento di altri operatori
del trasporto che permettano ai pellegrini di raggiungere le
varie mete lungo il percorso”.

Dopo la mappatura e la georeferenziazione del percorso, a breve
partirà la seconda fase del progetto che prevede la stampa di una
carta Tabacco contenente l’itinerario, la
promocommercializzazione del cammino ed una serie di investimenti
immateriali quali l’aggiornamento degli operatori turistici e
l’organizzazione di educational ed eventi culturali lungo il
tracciato.
ARC/AL/ep

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