Turismo: itinerari Fvg e percorsi slow riscoperti in Fase 3

Trieste, 2 set – In Friuli Venezia Giulia la stagione estiva,
nonostante le iniziali preoccupazioni legate all’emergenza
epidemiologica, sta registrando un significativo afflusso di
visitatori orientati in prevalenza verso itinerari slow, immersi
in una natura pressoché incontaminata e priva di insediamenti
speculativi, attraverso i quali godere appieno delle bellezze del
territorio e vivere al tempo stesso storia, tradizioni e culture
tipiche delle nostre comunità. La Regione guarda quindi con
favore alle pubblicazioni che valorizzano questo tipo di
esperienze pienamente integrate nell’offerta turistica regionale.

È quanto espresso in sintesi dal governatore della Regione in
relazione alla nuova iniziativa editoriale di Repubblica che
dedica una guida ai Cammini del Friuli Venezia Giulia.

Seppure di piccole dimensioni la nostra regione offre la
possibilità di fruire di oltre 4.100 chilometri di itinerari
percorribili a piedi o in bicicletta, che mettono in collegamento
siti e piccoli borghi di montagna alle località di mare quali
Grado e Lignano e, con una rete di 565 sentieri e 38 ferrate,
consentono di raggiungere anche le aree limitrofe come il Veneto,
la Slovenia e la vicina Carinzia.

Le decisioni assunte a inizio pandemia hanno consentito di
contenere la diffusione del contagio e al tempo stesso hanno
contribuito ad aumentare la corretta percezione da parte degli
utenti di un’area sicura e protetta, dove soggiornare con
tranquillità anche in considerazione del comportamento esemplare
della comunità residente che si è sempre attenuta rigorosamente
alle disposizioni impartite a livello regionale e nazionale.

I dati legati al flusso di ospiti nelle principali località
turistiche del Friuli Venezia Giulia evidenziano presenze
significative soprattutto in montagna, dove nelle strutture
ricettive si è registrato, per diverse giornate, il tutto
esaurito.
ARC/CCA/gg

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