Udine: a Coseano una nuova casa dell’acqua

Un impegno concreto in nome dell’acqua, sicura, buona e controllata del nostro acquedotto. Una nuova Casa dell’Acqua si aggiunge al bacino delle 35 già attivate da CAFC in questi ultimi anni: l’inaugurazione è martedì 21 maggio, alle ore 10, a Coseano dove, in via Centro studi 37 (frazione Cisterna) i cittadini potranno beneficiare di questa nuova struttura. L’impianto di distribuzione propone acqua potabile, filtrata, refrigerata, naturale o con l’aggiunta di anidride carbonica. Il costo è di 2 centesimi al litro per l’acqua naturale e 5 centesimi per quella frizzante.
La vera acqua certificata è a chilometro zero e a zero impatto ambientale!
All’inaugurazione saranno presenti il vicepresidente di CAFC, Eddi Gomboso, il sindaco e il vicesindaco di Coseano, rispettivamente Valerio Del Negro e David Asquini.
Tutte le 36 Casette dell’Acqua di CAFC sono sottoposte, al pari dell’acquedotto, a rigorose verifiche e monitoraggi di tutti i parametri, anche quelli non ancora previsti come obbligatori dalla legge, sottolinea il vicepresidente CAFC, Eddi Gomboso. La sicurezza è garantita da un sistema di microfiltrazione, sterilizzazione e duplice abbattimento della carica batterica che fornisce all’utente un’acqua oligominerale con caratteristiche del tutto simili a quella prelevata alla fonte. Il dispositivo viene inoltre igienizzato automaticamente dopo ogni prelievo ed è programmato per assicurare un ricambio dell’acqua qualora non venga utilizzato per un certo periodo di tempo”.

“Continuiamo ad impegnarci – dichiarano il Presidente e il vicepresidente di CAFC, Salvatore Benigno ed Eddi Gomboso – per la promozione dell’acqua di acquedotto; l’acqua industriale costa mille volte più dell’acqua d’acquedotto e produce costi ambientali notevoli in funzione dei contenitori di plastica ma anche del loro trasporto e dell’emissione di Co2 nell’atmosfera”. I cittadini, oltre a garantirsi l’acqua controllata e buona, ottengono un sicuro risparmio e si dimostrano ecologicamente attenti.

Consumi e risparmi – Ogni anno un lavoratore consuma sul lavoro, durante la giornata e in pausa pranzo, circa 300 bottigliette da 0,5 litri in plastica Pet, ciò provoca il consumo di 8 kg di plastica, 15 kg di petrolio, 127 litri di acqua di processo, 17 kg di anidride carbonica Co2, per non parlare delle emissioni in atmosfera: 300 grammi di idrocarburi, 187 di ossido di zolfo, 135 di monossido di carbonio. Se passiamo ad analizzare una famiglia di 3 individui che consumano in media mille bottiglie l’anno da 1 litro e mezzo, i consumi lievitano: 35 kg di plastica Pet, 70 kg di petrolio, 600 litri di acqua di processo, 80 kg di anidride carbonica CO2; sul fronte delle emissioni in atmosfera i numeri schizzano a 1400 grammi di idrocarburi, 875 g di ossido di zolfo, 630 grammi di monossido di carbonio. Tutto questo sarebbe evitabile semplicemente scegliendo l’acqua a km zero.