Udine: grandi musicisti al tempo della Grande Guerra

26_03_15 logo locandina concerti conservatorio

Debussy, Ravel, Schmidt, Berg, Bartók, Skrjabin, Prokof’ev e Stravinskij. Otto grandi compositori del primo Novecento autori di veri e propri capolavori pianistici e cameristici concepiti durante il quinquennio 1914-1918. Sta per prendere il via il nuovo, ampio progetto dedicato ai grandi musicisti al tempo della Grande Guerra. Un ciclo di concerti e conferenze, tutti a ingresso libero, articolato in otto appuntamenti che si terranno a Udine tra il salone del Parlamento in castello, la sala Vivaldi del Conservatorio “Tomadini” e la Loggia del Lionello.

L’iniziativa, presentata oggi, 26 marzo, nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, e del direttore del Conservatorio, Paolo Pellarin, è frutto della stretta collaborazione instaurata tra l’assessorato alla Cultura del Comune e il Conservatorio “Tomadini” del capoluogo friulano, grazie anche al sostegno della Regione e della Fondazione Crup.

“Questo ciclo di concerti e conferenze – chiarisce Pirone – rientra in un ampio progetto di collaborazione che l’amministrazione e il Tomadini stanno portando avanti da tempo e finalizzato a valorizzare le reciproche attività. Un progetto che coinvolge anche la sezione musica della biblioteca civica e, nel caso specifico, la partecipazione del Conservatorio all’interno di ‘Udine 1914-2018, Storie in corso’, il programma messo a punto dal Comitato cittadino nato per ricordare i cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Siamo particolarmente felici di questa iniziativa – conclude –, in cui sono proprio gli studenti e gli insegnanti del Conservatorio ad essere protagonisti e artefici di un’attività culturale che assieme vogliamo promuovere a vantaggio di tutta la città”.

“Grandi musicisti al tempo della Grande Guerra”, questo il titolo dell’iniziativa che prenderà il via domenica 29 marzo in castello per proseguire fino a domenica 10 maggio, avrà come capofila le cattedre di pianoforte del “Tomadini”con il coordinamento della professoressa Franca Bertoli Cividino e presenterà alcuni tra i maggiori capolavori pianistici e cameristici concepiti durante la Prima Guerra Mondiale.

“Si tratta – spiega il vicedirettore del Conservatorio, Franco Calabretto – di un imponente sforzo organizzativo che coinvolge una decina di docenti e poco meno di quaranta allievi ed ex allievi del “Tomadini” e che non dimentica il fondamentale apporto offerto dal Jazz all’epoca delle sue prime, decisive sperimentazioni attuate dai musicisti di New Orleans.

Otto, si diceva, gli appuntamenti, che proporranno non solo musica, ma anche occasioni di conoscenza e approfondimento. “Le due conferenze della professoressa Elisabetta Torselli e intitolate musicisti pro e contro la guerra – anticipa ancora Calabretto – costituiranno la necessaria cornice musicologica alla comprensione di un periodo sofferto per i musicisti europei, i quali, implicati o meno nelle attività belliche e a fronte di una tendenza generalizzata a un meditativo isolamento creativo, si ritrovarono profondamente trasformati dal conflitto e aprirono la strada alla sperimentazione attuatasi nel cuore del Novecento tanto attraverso spregiudicate tendenze espressionistiche quanto, al contrario, piegando la loro poetica a nostalgiche reviviscenze neobarocche o neoclassiche”.

Entrando nel vivo del cartellone, si comincia domenica 27 marzo alle 11 nel Salone del parlamento, in castello, con un programma interamente dedicato a Claude Debussy. Seguono a ruota, venerdì 17 e mercoledì 22 aprile, entrambe alle 17 al Conservatorio, le due conferenze tenute da Torselli sul contesto storico politico in cui questi compositori si trovarono ad operare. Venerdì 24 aprile alle 17, sempre nella sede del Conservatorio in piazza Primo Maggio, sarà ancora una volta protagonista Debussy, a cui verranno affiancate le pagine indelebili scritte da un altro francese, Maurice Ravel. La matinée in castello di domenica 26 aprile il conservatorio cala un vero e proprio poker d’assi con un concerto, in programma alle 11, su pagine di Ravel, Debussy, Alban Berg e Sergej Prokof’ev. Si torna poi al conservatorio, sabato 2 maggio alle 17 con una serata dedicata a Ravel e Franz Schmidt. Il giorno successivo, 3 maggio alle 11, il salone del Parlamento ospiterà invece le note composte dal russo Aleksandr Skrjabin. Il cartellone si avvia a conclusione con due appuntamenti, il primo sabato 9 maggio alle 17 nella suggestiva cornice della Loggia del Lionello in piazza Libertà, con un concerto sulle musiche jazz degli anni ’10 del Novecento, e il secondo, domenica 10 maggio alle 11 ancora una volta in castello, con le musiche di Béla Bartók e Igor Stravinskij.

Come già ricordato, tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per i concerti in castello sarà necessario ritirare il biglietto segnaposto al Conservatorio entro le ore 10 del giorno antecedente l’evento, mentre per i concerti in programma al “Tomadini”, basterà ritirare, sempre al Conservatorio, il proprio il biglietto entro le 10 del giorno stesso dell’iniziativa. Per informazioni è possibile contattare direttamente il Conservatorio telefonando ai numeri 0432502755 o 0432505686