Udinese: il pagellone di fine stagione

ecco il pagellone di fine campionato

BRKIC 6: non ha palesato la sicurezza che gli era richiesta; venire dopo Handanovic era una prova improba ma il portiere serbo ha palesato alcuni limiti che si sono trascinati per tutta la stagione anche se ci sono stati dei momenti più che positivi nella sua annata. Certo che nella volata delle ultime otto partite di errori ne ha commessi: errore con la Samp con successivo salvataggio sulla linea, respinta difettosa con l’Atalanta, errore contro l’Inter. Tutti tiri rasoterra da fuori. Potrebbe non essere un caso. Più a suo agio quando di tratta di deviazioni fulminee.. Sul piatto anche la partita horror in casa contro lo Young Boys.

PADELLI 5,5: nonostante la stagione non straordinaria di Brkic quando in campo c’era Padelli tutti aspettavano con ansia il ritorno del serbo. Tanto basta per dare il giudizio su un portiere che in gioventù era considerato una promessa e che invece si è perso in un mare di panchine. Il prossimo anno per lui i pali del Toro. In bocca al lupo

BENATIA 7: stagione continuamente interrotta dagli infortuni che lo hanno perseguitato con ciclica costanza. Siccome si tratta di fuoriclasse è riuscito comunque a essere incisivo anche se non assoluto come nelle scorse stagioni. Il filotto finale coincide con le sue migliori prestazioni stagionali. Non è un caso. Resterà nella storia per il gol realizzato a Palermo a 7 minuti dalla fine che ha aperto la strada all’Europa. Se ne andrà, che peccato.

DANILO 7: ha incontrato parecchie difficoltà nella prima parte della stagione quando il centrocampo ballerino davanti a lui lo metteva spesso di fronte a avversari a frotte e in piena velocità che si trovava a contrastare con le buone e le con le cattive. Con l’andare della stagione e il ritorno degli equilibri perduti è tornato a essere il solito preciso regista difensivo. E’ il terzo nome indicato come possibile partente, perdere sia lui che Benatia sarebbe davvero un peccato

DOMIZZI 7: anche quest’anno Domizzi ha dimostrato di essere un giocatore affidabile e un osso duro per tutti. Anche lui in difficoltà a inizio stagione quando ancora si doveva trovare la quadratura del cerchio è via via risalito nel rendimento trovando anche il passo giusto quando gli impegni si sono fatti meno soffocanti

ANGELLA 7: è stata la vera rivelazione dell’anno: sul punto di lasciare il ritiro estivo si è poi riscattato alla grandissima con ottime prestazioni in fase difensiva ma anche con una insospettabile capacità offensiva con 4 gol realizzati in 14 presenze. Il prossimo anno giocherà tantissimo soprattutto se dovesse partire anche Danilo

HEURTAUX 6,5: da oggetto misterioso Heurtaux si è rivelato un giocatore tranquillamente capace di reggere la categoria, Suggerito da Benatia Heurtaux dovrebbe essere il sostituto naturale del francomarocchino sul piede di partenza. Ottima fisicità e buonissime doti tecniche ne fanno un difensore piuttosto ostico; difetta qualcosina in velocità e in esuberanza e talvolta lo si è visto uscire palla al piede con troppa sufficienza. Oltre tutto è il caso di spiegargli che Benatia è Benatia e lui è Heurtaux e quindi è il caso di evitare certi anticipi a metàcampo pericolosissimi

BASTA 7: non ha avuto la continuità devastante dell’anno scorso, non ha avuto nemmeno la fortuna in area avversaria dell’anno scorso. Secodno noi è stato uno dei più penalizzati nella prima parte dell’anno quando non riusciva a trovare una mezzala partner con cui combinare le discese a fondo campo tanto che era Di Natale quando scendeva a fare il regista alto il giocatore con cui combinava di più. Nella seconda parte della stagione il rientro di molti titolari gli ha dato meno impegni difensivi e più libertà offensiva. Se ne andrà quasi sicuramente questa estate dopo 4 stagioni con alterne fortune dovute soprattutto a gravi problemi fisici

FARAONI 5,5: Guidolin gli ha dato parecchie opportunità a inizio stagioni quando i molti impegni e gli infortuni hanno spinto verso un turnover massiccio. Faraoni però ha convinto poco: la grande fisicità di cui è dotato non è bastata a sopperire a qualche carenza tecnica e alle necessita tattiche richieste dal Mister. Per lui l’anno prossimo sarà quello decisivo della carriera: avrà parecchie chance toccherà a lui saperle sfruttare.

PINZI 7: dire che è stata una stagione sofferta sarebbe davvero un eufemismo. L’infortunio in preparazione lo ha messo in grande difficoltà per buona parte della stagione. Poi quando sembrava essersi ripreso un altro problema muscolare lo ha tenuto fuori per due mesi. Infine la rinascita nelle ultime giornate di campionato. La sua capacità maggiore è quello di sapersi adattare a qualsiasi esigenza tattica, interno a 4, mezzala 5, esterno destro, trequartista: in questi annui Guidolin ha potuto contare su di lui in mille battaglie. Il gol del vantaggio a San Siro è il premio a un giocatore che non molla mai.

BADU 7: l’inizio di campionato di Badu era il solito coacervo di errori, imprecisione e corse a vuoto. Con l’andare della stagione ha imparato a interpretare il ruolo di mezzlaa destra anche se il meglio di sè lo ha dato da interno nel centrocampo a 4 che lo obbliga a un gioco più orizzontale che verticale. va detto però che è migliorato tantissimo anche nelle proiezioni offensive, gli è mancato il gol ma sarà questione di tempo; con questo nuovo modulo per lui il prossimo anno ci sarà un minutaggio altissimo in considerazione del doppio impegno coppa-campionato

ALLAN 8,5: il migliore. Campionato da fantascienza per questo brasiliano giovanissimo. Incredibile non sia stato inserito in lista UEFA! Già dal ritiro aveva palesato doti notevoli tuttavia c’è voluto un po’ di tempo (un paio di partite a dire il vero) per capire che il ruolo di centrale davanti alla difesa era solo per lui. Eccellente in interdizione, buono in costruzione dove può migliorare. Le doti tecniche fra l’altro sono discrete, non ha i piedi di Ronaldinho ma nemmeno i ruvidi ferri da stiro di Kohler. E’ solo all’inizio della sua parabola di giocatore. Anche col nuovo modulo ha garantito un rendimento sempre alto. Il prossimo anno gli avversari lo presseranno con più attenzione. Vedremo se farà un ulteriore salto di qualità

WILLIANS 4: il peggiore. arrivato come pitbull se ne va a gennaio con la coda fra le gambe. Improponibile dentro e fuori dal campo. Guidolin gli ha affidato la squadra nei due preliminari di Champions. Non aveva grandi alternative ma il brasiliano non era spendibile nemmeno in una squadra che lottava per salvarsi

BERRINI sv: per lui un cameo nella vittoria finale a San Siro

CAMPOS TORO sv: troppi pochi minuti per poterlo giudicare

LAZZARI 6: arrivato all’ultimo giorno di mercato dopo l’eliminazione dalla Champions League non è riuscito a integrarsi a dovere nel modulo di Guidolin. Le qualità, soprattutto tecniche, ci sono, la disponibilità ad adeguarsi al nuovo modulo è sembrata positiva eppure le difficoltà in fase di interdizione sono sembrate palesi così come la scarsa precisione in tanti appoggi che uno con le doti tecniche di Andrea Lazzari non può sbagliare. Ogni tanto, i lampi di genio: palle di esterno sinistro per Di Natale, assista al bacio dispensati con semplicità. Potrebbe pagare il nuovo modulo che non lo può vedere né centrocampista né trequartista con la mancata riconferma.

MERKEL sv: pochissimi minuti per lui nel finale di campionato. Le qualità si sono intraviste ma c’è bisogno anche di maggiore attenzione

PASQUALE 7: girone d’andata e Europa League di ottimo livello per lui che si è riscattato da una inspiegabile sufficienza sul suo valore. Non sarà Roberto Carlos ma ha sfoderato ottime prestazioni in fase offensiva e  difensiva fino a Natale con la ciliegina del gol vittoria ad Anfield; emozioni che immaginiamo valgano una carriera. Nella seconda parte della stagione complice un po’ di stanchezza si è fatto prendere il posto da Gabriel Silva. Come ogni anno su di lui si addensano voci di possibile cessione. Pasauale potrà essere ancora molto utile nella prossima stagione che fino a Natale sarà impegnativa

GABRIEL SILVA 7: inizio stagione da horror con lieto fine in primavera. Guidolin in ritiro lo fa giocare da mezzala sinistra rendendosi conto di non avere un uomo adatto a quel ruolo (arriverà Lazzari). Gabriel Silva nelle prime uscite da esterno sinistro delude le aspettative tanto da lasciare il posto all’ottimo Pasquale. Poi la metamorfosi con un crescendo rossiniano condito da buone chiusure in difesa e da puntuali stilettate offensive fino al gol a San Siro. Il prossimo anno sarà un crack

PEREYRA 7,5: a inizio stagione continuavamo, nelle pagelle, a scrivere che era un giocatore che si esprimeva solo a fiammate lasciando le sue tracce nella partita solo saltuariamente. Pereyra è migliorato tantissimo crescendo in quantità e qualità. Il passaggio al modulo con due trequartisti ne ha migliorato il rendimento che lo vedeva troppo sacrificato in un lavoro di copertura da mezzala pura. Ottimo passo, buon dribbling, discreta fredezza sottoporta sono state un mix micidiale che lo hanno reso uno dei maggiori protagonisti della stagione bianconera

MAICOSUEL 5,5: chi si aspettava numeri da funambolo e dribbling risolutori non potrà che essere rimasto deluso. In realtà si è capito quasi subito che Maicosuel in questa Udinese poteva essere al massimo un comprimario. E così è stato. Guidolin gli ha concesso moltissime occasioni (anche troppe) per dimostrare di essere pronto per la serie A. le buone doti tecniche non bastano però. Intristito come una ruota bucata non ha più visto il campo negli ultimi due mesi. Se accetta un ruolo così’ marginale può essere comunque un buon rincalzo per la prossima stagione. Suo l’errore decisivo nel preliminare

FABBRINI 5: stagione anonima ni cui fino a gennaio ha dimostrato che la medio alta classifica non è il suo habitat. Da titolare nei due preliminari è finito per essere ultimo degli attaccanti a gennaio e ha scelto di andare via. Col doppio trequartista avrebbe avuto forse miglior sorte

ZIELINSKI 6,5: poche presenze concentrate nel finale di campionato in cui ha dimostrato quantità e qualità. Il futuro è suo. Il prossimo anno sarà il primo cambio per i trequartisti del nuovo modulo

RANEGIE 5,5: fuori dal campo ne combina una più di Bertoldo, nel rettangolo verde dopo una partenza sprint con ottimo minutaggio e un gol decisivo al Milan si limita a entrare nelgli ultimi minuti per regalare la standing ovation a Di Natale. Dubitiamo verrà riconfermato

MURIEL 7,5: giocatore di razza superiore c’ha messo un bel po’ a ingranare fra chili in abbondanza e problemi all’anca. Guidolin lo ha usato col contagocce anche quando si poteva forse osare di più. 11 gol in 22 presenze senza rigori fanno di lui un arma di distruzione di massa. Speriamo che si presenti in ritiro in forma adeguata e che non incappi in problemi fisici. Con lui e Di Natale l’Udinese ha la coppia di attaccanti più forte del campionato

DI NATALE 8: altri 23 gol per suggellare il suo matrimonio con Udine. Immortale. non c’è niente da aggiungere

GUIDOLIN 7: eh sì, solo 7. Perchè questo gruppo a nostro avviso, e lo scrivevamo anche a Natale, era il più completo che il mister si fosse mai trovato a guidare. Rosa ampia che nonostante gli infortuni ha retto all’impatto del doppio confronto. A inizio stagione ha puntato sui Willians, Fabbrini e Maicosuel. Tre delusioni. Nel preliminari di Champions Lague a 30 minuti dal termine ha preferito lasciare in panchina Muriel facendo entrare Maicosuel. (Muriel era acciaccato ma giocò titolare la partita precedente e uno spezzone di match con la Juve). In Europa League dopo due grandi prestazioni la squadra si è sgonfiata ma non certo per colpa sua. A inizio campionato con l’assenza di tanti mediani la scelta di schierare mezzali due giocatori offensivi come Lazzari e Pereyra ha spesso scoperto la difesa. Da quando ha cambiato modulo la squadra ha iniziato a volare. Nessuno intende metterlo in discussione perchè una volta trovato il grimaldello si è tornato a vedere subito il gioco alla Guidolin. Maestro di calcio. I 40 punti vanno bene come mentelità am questa squadra ne valeva 60. E’ arrivat addirittura l’Europa League. Il prossimo anno sarà un’altra stagione così. Perchè la rosa è fortissima e le cessioni (quasi sicuro Benatia e Basta, possibile Danilo) sono già state previste e surrogate. In più  il prossimo anno ci sarà Muriel con un anno in più, Pereyra e Allan molto maturati.

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