In Friuli VG, nel 2017, gli agriturismi attivi erano 661, con una crescita dello 0,8 per cento (sensibilmente inferiore alla media nazionale: +3,3 per cento), sull’anno precedente. È uno dei numeri che emergono dalla elaborazione fatta da Confagricoltura Fvg sull’annuale rilevazione settoriale dell’Istat. Tali strutture, complessivamente, dispongono di 4.408 posti letto (erano 4.360 nel 2016, con una crescita dell’1,1 per cento) e 25.504 coperti (erano 25.745, con una riduzione dello 0,9 per cento pur essendo rilevante il numero di agriturismi – 202 – che offrono solo servizio di ristorazione). Nell’arco dei 12 mesi, le chiusure di attività sono state 27 e le nuove aperture 32.
L’Italia occupa il primo posto in Europa per numero di agriturismi (23.406 su poco più dei 91 mila totali) e il secondo posto per numero di posti letto nelle stesse strutture (253.328 sui complessivi 2.237.000). Nel 2017, i turisti stranieri che hanno viaggiato in Italia sono cresciuti, come mai dal 2010 (arrivi +9,8 per cento, pernottamenti +5,6 per cento). Questi arrivi, naturalmente, fanno bene anche all’economia rurale, tramite la ristorazione e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi, consumi prevalentemente orientati verso specialità tipiche. Nel 2017, l’introito connesso, stimato dal Centro Studi Confagricoltura, è di 390 milioni di euro per le imprese agricole e di 900 milioni di euro per quelle alimentari. Le aziende agricole, naturalmente, traggono beneficio economico dal turismo grazie all’ospitalità e alla ristorazione agrituristiche: il fatturato di queste attività, nel 2017,
è stato pari a 1,36 miliardi di euro, in crescita del 6,7 per cento sul 2016. Le presenze dei clienti, negli agriturismi italiani, ammontano a 12,7 milioni (+5,3 per cento rispetto al 2016).