Ater: Santoro, ok protocollo condiviso per monitoraggio canoni

Trieste, 10 feb – Regione, Ater del Friuli Venezia Giulia e
organizzazioni sindacali degli inquilini sigleranno un protocollo
di collaborazione per il monitoraggio dei canoni di locazione
derivanti dalla riforma dell’edilizia sovvenzionata, modellata
dalla legge regionale 1/2016 e dal conseguente regolamento
attuativo.

E’ l’esito di una riunione convocata oggi a Trieste
dall’assessore regionale al Territorio, Mariagrazia Santoro, ed
alla quale hanno preso parte le sigle confederali, Cgil e Sunia
Cgil, Usr Cisl, Uilp Uniat e Uilp, e la Cisal Pensionati.

“Un’opportunità per lavorare sui dati reali – ha osservato
Santoro – rispetto alla quale c’è volontà di fare le cose
insieme, avendo sempre al centro i cittadini e in particolare
coloro che hanno più bisogno”.

Nell’occasione, l’assessore ha ribadito che, “a fronte
dell’obiettivo del pareggio di bilancio delle Ater, se in questa
fase di avvio ci fosse la necessità di coperture straordinarie
sugli sbilanci, da parte nostra c’è tutta la disponibilità”.

Dall’incontro è emerso che, per effetto dei nuovi canoni di
locazione Ater, è del 2 per cento la porzione di inquilini Ater
in regione che eccede il limite di Isee di 33mila euro annui
previsto dalla normativa regionale.

La riforma prevede, infatti, che la capacità economica delle
famiglie aventi diritto non sia più data dalla sola somma dei
redditi posseduti ai fini dell’Irpef, bensì dall’Indicatore della
situazione economica equivalente (Isee) e che l’alloggio sia
considerato non solo in relazione alle sue dimensioni, bensì
sulla base anche di altri fattori quali l’efficienza energetica e
la presenza o meno dell’ascensore.

Nella riunione è stato chiarito che le cinque Ater del Friuli
Venezia Giulia sono pronte a rivedere i singoli canoni a fronte
della presentazione di un Isee aggiornato e a tale proposito è
stato annunciato che ci sarà tempo fino al 31 ottobre per
presentare l’Isee utile al censimento 2017.

Da parte delle organizzazioni sindacali confederali è venuta la
richiesta di approfondire la possibilità di modulazioni più
dettagliate sulla fascia A, che riguarda i redditi più bassi
degli affittuari, richiesta che potrà trovare proprio nel tavolo
a tre gli spunti utili ed eventuali correttivi.

E’ stata compiuta anche una prima verifica su alcuni casi di
canoni lievitati, che hanno trovato eco sulla stampa, a proposito
dei quali è stato constatato che non c’erano inadempienze da
parte delle Aziende territoriali. In qualche caso si è trattato
di episodi in cui i locatari non avevano tenuto conto dei nuovi
parametri, che conteggiano, per esempio, nel caso dell’Isee,
anche i depositi bancari.
ARC/PPH/fc

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