Corregionali: esperienze di orgoglio e arricchimento grazie a Efasce

Pordenone, 25 lug – L’incontro dei corregionali all’estero
dell’Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti
(Efasce) non si ferma e per la sua 43ª edizione sfrutta la
formula dello streaming necessaria per l’emergenza coronavirus e
fa tesoro dell’esperienza vissuta durante il lockdown attivando
ancora collegamenti via web che consentiranno ai corregionali di
essere comunque protagonisti dell’incontro: “Connessi per creare
il futuro: l’apporto dei corregionali all’estero per la
ripartenza del Friuli Venezia Giulia”.

All’evento in programma nella sala Zuliani di Pordenone Fiere con
collegamenti da tutta Europa, Usa, Canada, Sudamerica, Australia,
è presente per la Regione il vicegovernatore del Friuli Venezia
Giulia.

Il vicegovernatore ha sottolineato come grazie a questa formula
sia possibile continuare a conoscere esperienze e far sentire
vicino casa tanti corregionali in una condizione che è giusto
approfondire se sia una risposta alla crisi o una risposta alla
crescita.

Citando il compianto onorevole Toros che soleva rispondere a chi
gli chiedeva le ragioni alla base del grande slancio di
solidarietà che sempre i friulani hanno saputo ottenere dalla
comunità internazionale nei momenti di difficoltà e che secondo
lui poggiavano proprio nella capillare presenza nel mondo di
tanti corregionali che si erano fatti conoscere e apprezzare per
virtù morali e capacità professionali, il vicegovernatore ha
rimarcato l’importanza del conoscere e diffondere l’esempio e le
storie di questi cittadini.

Prendere spunto dal momento di difficoltà che vive tutto il mondo
a causa della pandemia per un confronto con i corregionali e
soprattutto vivere questa occasione come un nuovo inizio nei
rapporti tra loro e con loro è, dunque, un’occasione preziosa.

Ricordando come il Friuli Venezia Giulia abbia affrontato
l’emergenza con tempestività, il vicegovernatore ha messo
l’accento – in questa fase – sui rischi derivanti dalla posizione
geografica di una regione di confine e sul possibile proliferare
di casi di importazione da Paesi che ora vivono la curva più
acuta dell’epidemia e che possono riaccendere focolai, invitando
a tenere alta la guardia.
ARC/EP

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