Cultura: Torrenti, proposta europea deve essere inclusiva

Trieste, 23 set – La giornata conclusiva della quarta
Conferenza nazionale dell’Associazione delle istituzioni di
cultura italiane (Aici) svoltasi a Trieste ha preso il via con un
richiamo al rapporto tra cultura, scienza e apertura verso l’Est,
per poi espandersi in un intreccio di temi che hanno toccato lo
sviluppo culturale europeo, la promozione e la tutela della
lingua italiana e la possibilità di creare attraverso la
promozione del patrimonio culturale un importante volano
economico e occupazionale per i giovani.

Un contesto nel quale l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia
Giulia, Gianni Torrenti, ha ribadito la necessità di sviluppare
“una proposta culturale complessiva maggiormente inclusiva, che
si articoli attraverso le diversità e le peculiarità dei Paesi
europei senza però rimarcarle. In questo modo rafforzeremo
l’identità europea e potremo confrontarci in maniera più efficace
con le influenze delle altre culture: quella fortissima degli
Stati Uniti, quella emergente asiatica e anche quella araba. I
nostri valori sono tali proprio perché vengono confrontati con
quelli degli altri, ma questo dibattito deve essere inclusivo e
non sottolineare le differenze bensì gettare ponti tra i popoli”.

Una linea d’azione che, come ha spiegato Torrenti, “bene si
adatta anche al Friuli Venezia Giulia, dato che le molte
ricchezze culturali esistenti nella nostra regione, come le
lingue minoritarie e la coesistenza di etnie, religioni e culture
diverse, vengono rafforzate quando hanno una prospettiva comune.
Bisogna quindi superare i campanilismi nell’ottica della
costruzione di progetti comuni”.

Nel corso della Conferenza sono stati toccati svariati temi,
alcuni dei quali di particolare attualità come l’assegnazione dei
fondi alla cultura e l’atteggiamento dei mass media nella
trattazione delle iniziative culturali, con la partecipazione di
relatori di rilievo tra cui la presidente della Commissione
Cultura della Camera dei deputati, Flavia Piccoli Nardelli, il
coordinatore della politica culturale dell’Unione europea, Diego
Marani, e Silvia Costa, della Commissione cultura e istruzione
del Parlamento europeo.

A chiudere la conferenza, alla quale ha assistito tra gli altri
anche il consigliere regionale Franco Codega, è stato il
presidente dell’Aici, Valdo Spini, che ha incardinato il proprio
intervento su tre elementi: cultura, Europa e giovani.
Sottolineando la vitalità delle fondazioni e degli istituti
culturali italiani Spini ha evidenziato che il prossimo passo del
sodalizio sarà il rafforzamento dei contatti con le associazioni
culturali europee, ma ha anche ribadito come “il fatto che siano
i giovani a soffrire maggiormente gli effetti della crisi
economica rappresenti un impoverimento culturale impensabile.
Nell’ambito della cultura – ha spiegato – ritengo possibile sia
intensificare l’occupazione giovanile sia ricorrere ai giovani
per sviluppare un programma di alfabetizzazione informatica degli
anziani e delle fasce deboli della popolazione”.
ARC/MA/fc

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