Ecco come la pensa il Sindaco Fontanini sulla scelta di Uniud di utilizzare gli Asterischi

Il Sindaco di Udine Pietro Fontanini dice la sua sulla scelta di utilizzare gli asterischi nella comunicazione di Uniud: “Non mi piace dover entrare nella polemica che ha visto la nostra Università al centro di uno spiacevole turbinio mediatico a livello nazionale. Penso però che come Sindaco di Udine, ma soprattutto come uno dei tantissimi che negli anni ‘70 ha combattuto per l’istituzione dell’Università del Friuli, non posso nemmeno stare in silenzio. Perché dobbiamo avere rispetto per la storia. La nostra Università è nata per poter uscire dalla tragica e devastante esperienza del terremoto con la testa, con l’intelligenza e con la nostra identità, come ci spronava a fare pre Checo Placereani. E questo abbiamo fatto in modo eccellente. La scelta da parte della responsabile della comunicazione, che comunque immagino sia stata condivisa dai vertici dell’Università, non mi sembra sia in linea con questa genesi. Si dice che l’uso dell’asterisco rappresenti una scelta a favore dell’inclusività. Da quando l’università è poco inclusiva? Sarebbe una contraddizione in termini. La parola università deriva infatti dal latino “universitas” che significa “totalità, universalità”. Si afferma anche che la lingua si deve adattare alla società. Questo è lapalissiano. La lingua infatti si evolve costantemente. È una delle sue più importanti caratteristiche. Le mutazioni linguistiche avvengono però di solito in modo del tutto spontaneo e naturale. Qui invece si tratta di una forzatura imposta da una èlite. Inoltre, queste mutazioni avvengono solitamente nella lingua orale. Solo in un secondo momento saranno registrate nella lingua scritta. Qui si è voluto procedere in modo opposto. Dalla lingua scritta a quella orale. Il problema però è che la lingua italiana non è in grado di esprimere quello che qualcuno vorrebbe farle comunicare. Cosa si vorrebbe farle comunicare? Maschile e femminile. Ma non solo. Sarebbe comunque poco inclusivo. Perché qui si vuole esprimere tutta la liquidità del mondo LGBTQ+.E allora cosa si decide di fare? Si ricorre a un simbolo, all’asterisco *. Attenzione però che nella storia delle civiltà, l’uso dei simboli precede lo sviluppo delle tantissime e belle lingue di cui disponiamo. La domanda, alla fine è: siamo proprio sicuri che usare l’asterisco sia un segno di vera civiltà?”

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