Fermato per guida in stato di ebbrezza con 1.35 g/l

Il Comando Provinciale Carabinieri di Udine ha disposto un servizio straordinario per il controllo del territorio che è stato attuato, con un articolato impiego di uomini e mezzi, tra venerdì e sabato mattina

Al fine di infrenare la recrudescenza del fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, sono stati sottoposti alla prova dell’etilometro 53 automobilisti ed uno di questi, un gemonese di 45 anni, risultato positivo con un tasso misurato di 1.35 g/l, è stato deferito in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza

Il servizio, che si è concentrato principalmente nel territorio delle Compagnia Carabinieri di Tarvisio, Tolmezzo e Latisana, ha visto impiegati 42 militari del Comando Provinciale con il contributo dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Udine, ed ha consentito di controllare complessivamente:

  • 189 veicoli;
  • 266 persone di cui 14 cittadini extracomunitari;
  • 5 esercizi pubblici.

In concomitanza con il pianificato servizio straordinario di controllo del territorio in parola, i Carabinieri di Ampezzo, coadiuvati da quelli del NORM della Compagnia di Tolmezzo, a conclusione di una serrata e mirata attività di indagine, hanno tratto in arresto, per spaccio di stupefacenti di tipo eroina, un cittadino italiano residente nel comune di Ampezzo di anni 47, nullafacente, pluripregiudicato, personaggio ben noto all’Arma Tolmezzina per le pregresse vicende penali che in passato lo hanno visto protagonista. Le indagini, iniziate già nel mese di maggio 2019, allorquando gli inquirenti, anche grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini di Ampezzo, venivano a conoscenza che il pregiudicato, nonostante fosse stato scarcerato da pochi mesi per reati sempre legati allo spaccio di stupefacenti e dopo un breve periodo di arresti domiciliari, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria, aveva ripreso con le vecchie cattive abitudini. I militari dell’Arma hanno cominciato ad inanellare, con pazienza, ripetuti episodi di spaccio che avveniva nella piazza principale del paese, in pieno giorno, all’esterno del bar “ALLA PIAZZA” che, nell’ultimo periodo, si era popolato di altri soggetti “storicamente” noti ai carabinieri quali assuntori di sostanze stupefacenti. Nella mattinata del 21 giugno, la svolta. Accortosi della presenza del Comandante della locale Stazione, appostato nei pressi del parcheggio comunale, l’uomo ha cercato di disfarsi dell’eroina che aveva indosso, custodita in un ovetto “kinder”, subito recuperata dai militari e risultata essere costituita da 3,00 grammi circa di eroina suddivisi in 3 frammenti uguali. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento e sequestro di ulteriori 7,00 grammi circa di eroina, suddivisi in altrettanti frammenti di peso diverso, pronti per essere ulteriormente suddivisi, atteso il rinvenimento di sostanze da taglio. In totale, i 10 grammi di eroina sequestrati in forma di sassetti, sarebbero stati sufficienti, una volta tagliati con varie sostanze solubili, per almeno 40/50 dosi (c.d. quartini). Sono stati rinvenuti, inoltre, 17,00 grammi di hashish, un bilancino di precisione, una piastra in marmo utilizzata per il taglio dell’eroina, ben 8 telefoni cellulari tutti funzionanti, nonché della somma di Euro 2035, provento dell’attività di spaccio. Nell’ambito della stessa operazione, infine, è stata deferita in stato di libertà con la medesima ipotesi di reato (concorsuale con il primo), B.P. di anni 42 del luogo, ritenuta la “cassiera” dello spaccio. L’operazione, di fatto, ha disarticolato una nuova vera e propria piazza di spaccio dell’eroina e in qualche caso di hashish, che l’arrestato aveva costituito, con sprezzo e spavalderia, proprio al centro del paese, a poche centinaia di metri di distanza dalla locale Caserma dei Carabinieri, ove ogni mattina, prima di iniziare “il lavoro” andava a firmare, così come impostogli dal Giudice.

Il servizio svolto, parte dei controlli straordinari che periodicamente vengono attuati nella provincia, rientra in una strategia di massimizzazione nelle risorse volta a dare concreta risposta alla sempre più generalizzata richiesta di sicurezza da parte della popolazione.