Friuli Doc 2010: mappa mondiale dei diritti degli omosessuali

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Non solo manifesti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’omofobia. Arcigay Udine e Pordenone, insieme con Arcilesbica Udine, infatti, hanno presentato a Friuli doc il volantino preparato appositamente per la loro presenza alla manifestazione udinese. Una mappa mondiale che raffigura tutti gli Stati del mondo dove gli omosessuali vedono riconosciuti i propri diritti, ma anche quelli in cui gay e lesbiche sono ancora puniti o, peggio ancora, uccisi soltanto per il loro orientamento sessuale. “Siamo felici nel constatare – spiega il vicepresidente di Arcigay Udine, Giacomo Deperu – che, sebbene preparata appena una settimana fa, la nostra mappa è già datata, in quanto è di ieri la notizia che anche le Antille Olandesi hanno approvato una legge che riconosca il matrimonio tra persone dello stesso sesse”.
Una notizia che, se da un lato, fa senz’altro piacere a tutta la comunità omosessuale, dall’altro costituisce ancora un motivo per pensare alla mancanza di leggi in materia in Italia. “Il nostro Paese – spiega Daniele Brosolo, presidente del sodalizio udinese – in questa mappa si colloca ancora in una zona grigia e, purtroppo, non si vede all’orizzonte nemmeno un raggio di sole. Tutte le proposte di legge, non solo per il riconoscimento dei nostri diritti, ma anche quella che vuole estendere la legge Mancino ai reati di omo-transfobia sono ferme. Quanto dovremo ancora aspettare – conclude – perché anche da noi, come in praticamente tutti gli Stati europei, si riconoscano i nostri diritti?”.
Più che positivo, intanto, il riscontro che Arcigay e Arcilesbica, insieme con l’associazione studentesca Iris, hanno avuto in questi giorni di presenza a Friuli doc. “Fortunatamente la società civile, quella fatta da persone comuni – spiega ancora Brosolo –, spesso anticipa il legislatore. Sempre più uomini e donne ci manifestano la loro vicinanza e si dicono favorevoli al riconoscimento delle unioni di gay e lesbiche. La società è pronta, lo dicono i sondaggi, e lo viviamo noi – prosegue – che abbiamo deciso di mettere la faccia per chi ancora non si sente di farlo o non può farlo. Mi chiedo, quindi – conclude –, che cosa aspetti la nostra politica a rispondere all’elementare esigenza di veder riconosciuti alcuni dei diritti fondamentali dei quattro milioni di cittadini italiani omosessuali”.
Nel volantino, distribuito gratuitamente ai passanti, c’è spazio anche per un breve riassunto della storia dell’associazione friulana, tra le prime nate in Italia e che proprio quest’anno spegne venti candeline. La campagna, infatti, coincide anche con la celebrazione dei vent’anni di attività di Arcigay a Udine, nata nell’ottobre del 1990 in difesa dei diritti della comunità gay, lesbica, bisessuale e transessuale locale.

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