“La sede operativa della Protezione civile regionale di Palmanova potrebbe essere uno dei due hub nazionali di raccolta e smistamento di farmaci e dispositivi sanitari a favore dei profughi ucraini. La decisione sarà formalizzata in serata all’incontro quotidiano con il dipartimento nazionale di Protezione civile. Sull’accoglienza al di fuori dei confini nazionali, le nostre squadre sono pronte a partire per organizzare un campo d’accoglienza per i profughi probabilmente in Polonia, vi è la disponibilità di una delle colonne mobili di Palmanova per allestire 250 posti letto. Anche questa decisione sarà presa nelle prossime ore, mentre già domani sarà avviata la distribuzione di generi di conforto in frontiera a Fernetti e Tarvisio con i volontari”. Lo ha riferito il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, con delega alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, che ha partecipato con l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, alla riunione in videoconferenza con i prefetti della Regione e Anci Fvg. “La Protezione civile della Regione si sta organizzando anche per contribuire al trasporto di una decina di bambini oncologici che deve uscire dall’Ucraina per essere presa in carico dall’istituto Burlo”, ha riferito ancora Riccardi che ha espresso preoccupazione, inoltre, per gli aspetti sanitari degli ingressi dei profughi. “Non conosciamo la condizione sanitaria dei cittadini ucraini ed è necessario avere chiarezza sui percorsi da seguire su quarantena, tamponi, gestioni di eventuali positività, per evitare il rischio che l’infezione da Covid possa risalire come accaduto di recente a causa dell’alta incidenza del virus in Austria e Slovenia. Serve un coordinamento unitario per la sorveglianza sanitaria e regole chiare per gestire il governo dei confini al momento da fare a valle. Fino ad ora, i cittadini ucraini in transito hanno avuto una destinazione di arrivo da amici o parenti, ma come è emerso dalla riunione apprendiamo che la situazione sta cambiando con ulteriori arrivi non così organizzati; bisogna prendere in mano la situazione per evitare riflessi sull’infezione”. Riccardi ha sollevato anche la questione delle risorse che sottoporrà nella riunione con il Dipartimento di Protezione civile nel tardo pomeriggio informando sul fatto che la Regione decreterà lo stato di emergenza regionale con un primo stanziamento necessario ad affrontare le prime spese. Nel suo intervento, il vicegovernatore ha rimarcato inoltre la necessità di gestire gli importanti slanci di generosità della popolazione: “I Comuni devono portare avanti esclusivamente iniziative di solidarietà che sono in grado di governare dall’inizio alla fine e che non devono essere in contrasto con le azioni coordinate di Protezione civile”. “La Regione – ha informato ancora Riccardi – è pronta a fare la sua parte anche sul fronte dei posti letto: in base alle richieste emerse, abbiamo comunicato le nostre disponibilità per oncologia con il Cro di Aviano e pediatria con il Burlo di Trieste”. Il vicegovernatore ha poi chiarito in merito alle donazioni economiche di solidarietà: “Il Friuli Venezia Giulia utilizzerà il conto corrente già attivato dalla Croce rossa italiana, dall’Unicef e da Unhcr”. Anche Roberti ha rilevato l’importanza di spiegare alle associazioni e ai Comuni del territorio la necessità di un coordinamento “per non trovarci in situazione di confusione negli aiuti da offrire ai cittadini ucraini”. “Nel lungo periodo – ha riferito Roberti – potrà essere utile valutare assieme alle prefetture i progetti di accoglienza proposti dalle diverse associazioni di categoria per verificarne la fattibilità”.
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