Gli atleti del FVG completano la Maratona di New York con successo

NY_2010
Come ogni arrivato della Maratona di New York, anche gli atleti triestini portano orgogliosi al collo la medaglia che hanno ricevuto al traguardo. Quest’anno la Maratona di New York ha visto al un numero elevatissimo di partecipanti, che è stato reso possibile creando tre “ondate di partenza”, in pratica tre gare una dopo l’altra sullo stesso percorso che a sua volta erano suddivise in tre colori con tre luoghi di partenza diversi.

In questo modo gli organizzatori del NYRRC sono riusciti a far partecipare 45.000 persone, un record. Per contro la spettacolarità della partenza dal ponte di Verrazzano ne ha risentito un po, ma probabilmente il metodo usato ha consentito anche di non far sussultare troppo il ponte stesso sotto il passo dei maratoneti ( l’effetto nelle passate edizioni era notevole, con oscillazioni di quasi un metro!!!!).

“La magia della Maratona di New York si è ripetuta – spiega Enrico Benedetti, presidente della Bavisela – percorso unico, pubblico assiepato
ai lati del tracciato di gara per tutti i 42 chilometri e 195 metri, i gruppi musicali, e … New York!”

Numeri impressionanti anche nell’organizzazione tecnica: basti pensare ai 1694 wc chimici messi solo nella zona di partenza, oppure ai 2.300.000 bicchieri di carta usati per distribuire l’acqua ( 62.370 galloni), 32.040 galloni di Gatorade, 52.000 sachetti di ristoro finale, consegnati a tuttii partecipanti al traguardo contenenti ciascuno: una mela, una confezione di gel energetico, un pacchetto di noccioline, una bottiglia di gatorade, una bottiglia di acqua, una ciambella, una barretta energetica, confezionato in un sacchetto – zainetto sponsorizzato.
Non da meno i numeri relativi a cosa viene fatto per gli ospiti: 38 buffets, 15.000 mele, 18.000 lattine di birra, 6000 tramezzini…

Numeri da paura anche dal lato finanziario: 250 milioni di dollari l’impatto economico, 4 milioni di dollari raccolti per la beneficenza –
progetto New York Road Runners Team for Kids. La gara è in assoluto la maratona con più pubblico del mondo: basti pensare alle 4.400.000 copie dell’edizione extra del NY Times vendute, oppure ai 2 milioni di spettatori lungo il percorso.

E ancora un dato prima di parlare dei nostri triestini: 6000 VOLONTARI,
veri, ovvero non pagati ma onorati di essere stati scelti per realizzare
la Maratona di New York!
( tutti i dati sono dati ufficiali della NYCMarathon)

Con questi numeri i risultati cronometri non contano nulla. conta solo
esserci e riuscire ad arrivare alla fine per conquistare l’ambita
medaglia. Con questa al collo si potrà passeggiare per Manhattan per
giorni e sentirsi dire, dai cittadini ai poliziotti, dagli spazzini agli
agenti di Wall Street: Congratulations!

“I nostri concittadini hanno reso onore a Trieste e alla Regione Friuli
Venezia Giulia. 45 maratoneti hanno corso con una divisa speciale
riportante lo slogan “Maratona d’Europa di Trieste”, corri attraverso la
Storia – conclude Benedetti – E hanno vinto, tutti, perché hanno corso la
Maratona di New York dall’inizio alla fine: non è da tutti”.
Micol Brusaferro – ufficio stampa Bavisela – 3285739237
In allegato foto.
Come ogni arrivato della Maratona di New York, anche gli atleti triestini
portano orgogliosi al collo la medaglia che hanno ricevuto al traguardo.

Quest’anno la Maratona di New York ha visto al un numero elevatissimo di
partecipanti, che è stato reso possibile creando tre “ondate di partenza”,
in pratica tre gare una dopo l’altra sullo stesso percorso che a sua volta
erano suddivise in tre colori con tre luoghi di partenza diversi.

In questo modo gli organizzatori del NYRRC sono riusciti a far partecipare
45.000 persone, un record.
Per contro la spettacolarità della partenza dal ponte di Verrazzano ne ha
risentito un po, ma probabilmente il metodo usato ha consentito anche di
non far sussultare troppo il ponte stesso sotto il passo dei maratoneti (
l’effetto nelle passate edizioni era notevole, con oscillazioni di quasi
un metro!!!!).

“La magia della Maratona di New York si è ripetuta – spiega Enrico
Benedetti, presidente della Bavisela – percorso unico, pubblico assiepato
ai lati del tracciato di gara per tutti i 42 chilometri e 195 metri, i
gruppi musicali, e … New York!”

Numeri impressionanti anche nell’organizzazione tecnica: basti pensare ai
1694 wc chimici messi solo nella zona di partenza, oppure ai 2.300.000
bicchieri di carta usati per distribuire l’acqua ( 62.370 galloni), 32.040
galloni di Gatorade, 52.000 sachetti di ristoro finale, consegnati a tutti
i partecipanti al traguardo contenenti ciascuno: una mela, una confezione
di gel energetico, un pacchetto di noccioline, una bottiglia di gatorade,
una bottiglia di acqua, una ciambella, una barretta energetica,
confezionato in un sacchetto – zainetto sponsorizzato.
Non da meno i numeri relativi a cosa viene fatto per gli ospiti: 38
buffets, 15.000 mele, 18.000 lattine di birra, 6000 tramezzini…

Numeri da paura anche dal lato finanziario: 250 milioni di dollari
l’impatto economico, 4 milioni di dollari raccolti per la beneficenza –
progetto New York Road Runners Team for Kids.

La gara è in assoluto la maratona con più pubblico del mondo: basti
pensare alle 4.400.000 copie dell’edizione extra del NY Times vendute,
oppure ai 2 milioni di spettatori lungo il percorso.

E ancora un dato prima di parlare dei nostri triestini: 6000 VOLONTARI,
veri, ovvero non pagati ma onorati di essere stati scelti per realizzare
la Maratona di New York!
( tutti i dati sono dati ufficiali della NYCMarathon)

Con questi numeri i risultati cronometri non contano nulla. conta solo
esserci e riuscire ad arrivare alla fine per conquistare l’ambita
medaglia. Con questa al collo si potrà passeggiare per Manhattan per
giorni e sentirsi dire, dai cittadini ai poliziotti, dagli spazzini agli
agenti di Wall Street: Congratulations!

“I nostri concittadini hanno reso onore a Trieste e alla Regione Friuli
Venezia Giulia. 45 maratoneti hanno corso con una divisa speciale
riportante lo slogan “Maratona d’Europa di Trieste”, corri attraverso la
Storia – conclude Benedetti – E hanno vinto, tutti, perché hanno corso la
Maratona di New York dall’inizio alla fine: non è da tutti”.

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