Grati ai donatori sangue, promotori di salute


La Regione è grata allo straordinario esercito di solidarietà rappresentato dai donatori di sangue perché sono i protagonisti della promozione della salute e oltre a diffondere il valore del dono possono avere un ruolo importante nel fare capire alle persone quale sia il percorso di salute appropriato per uscire dalla pandemia. 
E’ il concetto che il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute ha rivolto ai dirigenti e volontari dell’Associazione friulana donatori sangue riuniti nella piazza di Lestizza per celebrare il 62° Congresso provinciale, dopo che l’edizione dell’anno scorso era saltata a causa dell’emergenza.
Con una partecipazione ancora limitata a causa delle restrizioni sanitarie, i vertici dell’Afds assieme a numerosi rappresentanti istituzionali hanno reso omaggio ai benemeriti del dono e hanno tracciato gli obiettivi che li impegneranno nei prossimi mesi. 
Il vicegovernatore ha indicato nel modello di organizzazione del congresso un simbolo della compostezza e del rigore che caratterizza il popolo friulano: una piazza piena di persone ma rigorosamente rispettosa delle distanze e delle regole è il simbolo e una lezione, è stato sottolineato, su come si affrontano le difficoltà. 
Richiamando un passaggio dell’omelia dell’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, il vicegovernatore ha posto l’accento sull’importanza – nel momento in cui le tragedie dall’altra parte del mondo ricordano quanto oppressione e radicalismo possano essere pericolosi – quanto sia urgente fare quadrato sui valori su cui si fonda la storia occidentale, europea, cristiana con al centro di tutto il rispetto per la persona.
Dopo la messa officiata dall’arcivescovo sono seguiti i discorsi ufficiali e la consegna dei riconoscimenti. Quest’anno sono in totale 2.258 i benemeriti dell’Afds e a Lestizza sono state consegnate le Gocce d’Oro a 74 donatori che hanno raggiunto 100 donazioni per i maschi e 80 per le femmine e le Targhe d’argento con pellicano d’oro a 148 donatori che hanno raggiunto 75 donazioni per i maschi e 60 per le femmine. Tutti gli altri riconoscimenti saranno consegnati dalle sezioni di appartenenza.
“Fortunatamente la maggior parte dei nostri donatori sente il senso del dovere sociale e ha continuato a donare con regolarità – ha detto il presidente dell’Afds Roberto Flora -, ma di fronte all’attuale crescita della domanda abbiamo bisogno di un maggior numero donatori attivi, altrimenti rischiamo di non poter più contare sull’autosufficienza. A questo punto l’associazione tutta deve mobilitarsi con uno sforzo unanime nella ricerca delle persone disponibili al dono e nel fidelizzare con maggiore intensità i donatori che da tempo non donano”.
I dati aggiornati a luglio 2021 e riportati a margine dal presidente Flora contano finora 20.508 donazioni (in tutto il 2020 erano state 21.087) nei centri trasfusionali del territorio udinese. Udine e Gemona hanno le maggiori variazioni positive. I nuovi donatori sono comunque in aumento con un +4,77%, ma si tratta di una percentuale inferiore rispetto a quella registrata negli scorsi anni. 
“Il calo dei nuovi donatori è soprattutto dovuto alla bassa natalità del nostro territorio, quindi anche al calo donazionale. Per garantire un futuro al volontariato e alla donazione del sangue, dobbiamo osservare ed agire sullo stile di vita delle persone e sulla sensibilità del nostro territorio”, ha spiegato Flora. 
L’Afds ha pensato a strumenti concreti per sostenere la ripartenza, alcuni dei quali sono stati annunciati durante il congresso. 
“Il Covid e le misure adottate per contenerlo hanno frenato la raccolta e introdotto cambiamenti nella società ai quali dobbiamo adeguarci se vogliamo continuare come associazione e come donatori. Per questo motivo – ha reso noto Flora – abbiamo pensato di realizzare, grazie al più che generoso aiuto del Gruppo Danieli di Buttrio, una nuova autoemoteca per la raccolta nelle periferie e nelle scuole. A essa, dopo un accurato ‘restauro’, si affiancherà l’attuale mezzo rinnovato e riportato in efficienza. Così si donerà con maggior facilità e senza spostamenti in taluni casi difficili e costosi”.
Tra le azioni messe in campo dal consiglio direttivo appena eletto il rinnovamento sezionale, anche con il trasferimento di giovani dalle sezioni studentesche a quelle territoriali, e ulteriori investimenti su informatica e social, settore in cui l’Afds è all’avanguardia. Al termine del Congresso c’è stato il passaggio di testimone a Gemona, località che ospiterà l’importante appuntamento nel 2022 quando si potrà trarre un bilancio di un periodo cruciale per il dono del sangue e il volontariato