Il Cinema Centrale di Udine rimarrà aperto. Raggiunto accordo

Il Cinema Centrale, unica sala storica del centro di Udine, rimarrà aperto. E’ stato raggiunto infatti un accordo fra la società proprietaria del palazzo sito in via Poscolle 8, la IUSA – Immobiliare Udinese, e il CEC – Centro Espressioni Cinematografiche, che gestisce le due sale dello storico cinema.

L’accordo raccoglie l’entusiasmo del Sindaco Alberto Felice De Toni: “Non era possibile pensare ad un’offerta cinematografica cittadina ridotta al solo Visionario. Udine serve un territorio vasto e i cinema fanno parte della storia della cittàNon arretreremo su questo tema: i cittadini devono potersi confrontare con le città del Triveneto per trovare lo stesso tipo di servizio. Udine era la città dei cinema, basti pensare che a fine ‘800, quando il cinema si era appena diffuso, c’erano ben 8 sale. La storia è passata di qui e non vogliamo dimenticarlo”.

Ha vinto la città” commenta l’Assessore alla Cultura Federico Pirone, che ha avuto il ruolo di intermediario fra le parti per raggiungere il risultato. “Come amministrazione siamo in ottimi rapporti sia con IUSA, con il CEC, l’AGIS e la Regione e abbiamo cercato di mediare per trovare un accordo, con l’obiettivo di garantire un fondamentale presidio di cultura per la città e per l’intero Friuli. La prospettiva reale era che il cinema dal 7 settembre rimanesse chiuso. Grazie alla disponibilità di tutti siamo riusciti a prolungare il contratto, che come il precedente vale per due anni, rinnovabili. Adesso il nostro obiettivo è quello di costruire nel medio lungo periodo un progetto che possa dare una risposta definitiva ad una città che dal punto di vista culturale vuole essere in linea con le città europee.  Pensiamo ad un’operazione simile a quella realizzata dalla Regione per il Kinemax di Gorizia e siamo convinti che la Regione darà ascolto al capoluogo del Friuli”.

“Il Cinema Centrale di Udine – ha affermato il Vicepresidente e Assessore regionale alla cultura e allo sport Mario Anzil – rappresenta l’ultima ridotta romantica della città, una testimonianza da preservare, grazie anche all’importante ruolo svolto dal Centro Espressioni Cinematografiche, che da molti anni si impegna a proteggere e valorizzare questo prezioso patrimonio culturale. Sono estremamente soddisfatto quindi per l’accordo raggiunto tra tutte le parti coinvolte, frutto di un impegno condiviso anche dalla Regione, per garantire il mantenimento del Cinema Centrale, che va conservato per il bene dell’intera comunità”.

Il nuovo accordo non modifica le condizioni di durata previsti dal precedente, ovvero un affitto di due anni, rinnovabile per altri due. Il Comune però, questa è una significativa novità, avrà una sorta di diritto di prelazione in caso di vendita dell’immobile, ovvero sarà il primo ente interessato in una situazione di cambio di proprietà.

“Siamo particolarmente soddisfatti per aver raggiunto un’intesa che rappresenta un passo in avanti nella collaborazione con Comune e CEC” spiega Alberto Malignani per conto della società proprietaria IUSA. “Abbiamo voluto rispondere ad una inattesa partecipazione al tema da parte di tutta la città. Grazie al significativo intervento dell’amministrazione siamo riusciti a mettere un punto ad una vicenda delicata, per tutte le parti in causa”.

baracetti bertacche

Comprensibile apprezzamento da parte della soluzione condivisa anche dal parte del CEC che tramite le parole del coordinatore generale Thomas Bertacche e della presidente Sabrina Baracetti: “La città di Udine con la sua cerchia urbana non può pensare di rinunciare al cinema Centrale e restringere la sua offerta cinematografica alle 426 poltrone del Visionario. Udine, città di cinema, sceglie di salvare l’ultimo dei suoi cinema storici. E che questo sia solo l’inizio di un processo di ristrutturazione e innovazione per fare del cinema Centrale un altro gioiello. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per poterlo tenere aperto”. Le sale quindi, come auspicato da tutti, saranno di nuovo disponibili a inizio ottobre, con i titoli della nuova stagione. 

“Questo primo step è stato raggiunto” commenta Franco Oss Noser, responsabile Triveneto dell’AGIS. “ la proprietà ha deciso di far proseguire il contratto, garantendoci un futuro. E’ un grande successo, frutto dell’opera dell’amministrazione comunale e dell’AGIS, che congiuntamente hanno fatto pressioni e proposte alla società immobiliare proprietaria del palazzo tenendo sempre informata la Regione. L’obiettivo finale è che il Cinema Centrale diventi patrimonio della città non a tempo determinato. La proposta cinematografica alla città viene così salvaguardata: data la differenziazione che caratterizza le sale, Visionario e Centrale si integrano e si arricchiscono a vicenda, offrendo una proposta significativa a tutto il territorio friulano”.