Il racconto del sabato sera a Friuli Doc

Il sabato sera di Friuli Doc non ha deluso le aspettative e ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni piazza coinvolta dalla manifestazione. Molte le code che si sono verificate agli stand allestiti dalla quarantina di Pro Loco e associazioni coinvolte che si sono fatte in quattro per soddisfare tutte le richieste. Molta curiosità si è registrata per l’offerta ittica in piazza Garibaldi ma anche le proposte delle altre piazze, dalla montagna alla collina, hanno riscontrato un ottimo successo.

Un gradimento che ha interessato anche lo stand dedicato ai prodotti per celiaci gestito dall’Associazione Italiana Celiachia che ieri ha servito circa 400 piatti fino alle 23 di sera. Sono stati quattro i laboratori di produzione artigianale coinvolti.

 “Come Aic questa é la prima volta che organizziamo interamente uno stand ed é stata un’esperienza molto positiva” racconta Stefano Collauto presidente Aic Udine. “Abbiamo avuto una partecipazione ampia da parte dei nostri volontari, che sono accorsi in oltre 100 e con il loro entusiasmo hanno fatto un ottimo lavoro. E anche perché da parte dei clienti abbiamo avuto un grande riscontro sia per l’affluenza che per il feedback. In molti infatti sono rimasti soddisfatti per qualità dei prodotti e la quantità delle porzioni.  Per quanto riguarda i convegni che abbiamo organizzato siamo stati molto felici di scambi. Molti gruppi di amici hanno voluto provare i nostri piatti, anche non celiaci. Abbiamo infatti dato una concreta risposta a quelle situazioni spiacevoli in cui i gruppi si devono dividere o rinunciare alle cene perché l’offerta gastronomica non soddisfa tutte le esigenze”.

GLI EVENTI

A riscaldare l’atmosfera sono state le presentazioni delle squadre in piazza, nel pomeriggio, con il gran finale dell’Apu che è riuscita nell’impresa di realizzare un vero e proprio show sul terrapieno di Piazza Libertà.

In serata migliaia di persone hanno atteso il concerto di Jerry Calà, accompagnato dalla sua band. Dopo l’esordio dedicato a Lucio Battisti il celebre componente dei Gatti di Vicolo dei Miracoli ha intrattenuto i fan con i grandi successi della musica leggera italiana, dialogando e scherzando con il pubblico e ricordando gli anni più belli della sua carriera artistica.

E c’è molta attesa anche per il concerto di questa sera quando sul palco udinese salirà Leo Gassmanvincitore di Sanremo Giovani nel 2020. Il giovane cantautore ha un folto seguito tanto che già da questa mattina in Piazza Libertà sono arrivate alcune simpatizzanti del fan club a lui dedicato per accaparrarsi i posti in prima fila.

Il concerto sarà preceduto da un live di Cilio alle 19.45.

Alle 17 in Loggia del Lionello è prevista invece la consegna dello speciale riconoscimento a tre persone che si sono distinte in settori diversi come imprenditoria, cultura ed enogastronomia contribuendo a diffondere il nome e l’immagine della regione Friuli-Venezia Giulia, il “Premio Eccellenze”. I tre nomi scelti sono Altin Nano, titolare del ristorante “Riva 75” per il settore imprenditoriale, Ilaria Tuti, autrice del Thriller “Madre d’ossa” ultimo romanzo della serie con protagonista il celebre personaggio di Teresa Battaglia per la cultura, e Stefano Novello, titolare dell’azienda agricola Ronco Severo per l’enogastronomia. Riconoscere le persone eccellenti di un territorio contribuisce non solo alla promozione del talento locale ma è anche di ispirazione per le nuove generazioni.

Ecco i profili dei tre vincitori:

Altin Nano

 Speranza, sacrificio, determinazione, soddisfazione sono le parole che sintetizzano il percorso personale e professionale di Altin Nano, partito dall’Albania nel 1994 durante gli anni più duri dell’esodo verso il nostro Paese con la speranza di crearsi un futuro diverso. In Italia, scontrandosi con una realtà non facile, è riuscito nel tempo a dimostrare il proprio valore umano e professionale e a guadagnare la fiducia di chi l’ha conosciuto. La cucina per Altin è una vera passione. Pur senza esperienza nella ristorazione era determinato a trovare la propria strada professionale: lavorando nelle cucine di note realtà friulane Altin Nano ha appreso via via un mestiere appassionante e fonte di soddisfazione. Il sogno divenuto realtà.

Oggi Altin è uno chef apprezzato nel ristorante Riva 75, aperto insieme alla moglie Olta, braccio destro nella vita e nel lavoro, nei primi mesi del 2020, dopo tredici anni di attività nella ristorazione. Riva 75 è un ristorante prevalentemente di pesce, molto gradito dai fedeli clienti e da quelli nuovi, che sta raccogliendo l’apprezzamento anche delle riviste di settore.

Ilaria Tuti

Gemonese, laureata in Economia e Commercio e appassionata di letteratura, Ilaria Tuti è una scrittrice contemporanea di grande talento, capace di affascinare e coinvolgere i lettori con trame che stimolano l’interesse e la sensibilità. Il Premio Eccellenze ricorda che Tuti, attraverso i suoi romanzi, è ambasciatrice della storia, della cultura e dell’identità friulana. I suoi libri sono permeati da una forte connessione con il territorio friulano, del quale la scrittrice valorizza la memoria riscoprendo storie dimenticate le cui protagoniste sono sempre donne. Le protagoniste di “Fiore di Roccia”, per cui le è stato conferito il Premio Letterario Nazionale per la Donna Scrittrice nel 2021, sono infatti le portatrici carniche vissute durante la Grande Guerra, mentre in “Come vento cucito alla terra”, romanzo che le è valso invece il premio letterario “Eroine d’Oggi” grazie al personaggio di Caterina Hill, al centro della trama ci sono le prime donne chirurgo che – sempre durante la Prima Guerra Mondiale – sfidarono le limitazioni della società dell’epoca alla ricerca dell’emancipazione. Senza dimenticare la profiler Teresa Battaglia, protagonista del thriller “Madre d’ossa” ultimo romanzo della serie che sarà presentato a Friuli DOC. La Tuti ha esordito nel 2018 con “Fiori sopra l’inferno” e il successo è giunto molto presto. I suoi libri sono oggi tradotti in venti Paesi.

Stefano Novello

Considerato un “artista della macerazione” che definisce sé stesso “custode della sua terra”, Stefano Novello è titolare dell’Azienda Agricola Ronco Severo a Prepotto, località nella Doc Friuli Colli Orientali disegnata dal fiume Judrio – confine naturale con la Slovenia – e da dolci colline. Le vigne della cantina Ronco Severo sono soprattutto varietà tipiche regionali: Picolit, Pinot Grigio, Friulano, Schioppettino, Ribolla Gialla e Refosco, affiancate ad alcuni vitigni internazionali. Stefano il mestiere l’ha intrapreso seguendo il padre Severo ma fin da subito ha avuto chiara la personale filosofia di vignaiolo: produrre vini in modo naturale senza tanta tecnologia e prodotti chimici. La produzione Ronco Severo conta etichette selezionate, tra cui spiccano i bianchi macerati, un procedimento nato verso la fine degli anni ’90 a Oslavia, nel Collio goriziano. Le etichette artigianali e il rispetto per i cicli naturali della vite anche in cantina hanno fatto guadagnare all’azienda la certificazione biologica. Stefano Novello si può considerare – grazie ai vini rappresentativi del territorio e alla sua filosofia di produzione – un ambasciatore del nostro territorio: chi assaggia un vino di Ronco Severo entra in connessione con l’affascinante terroir del Friuli-Venezia Giulia.

SOLIDARIETA’ PER MORTEGLIANO

Ma Friuli Doc non si fermerà questa sera e si allungherà anche nella serata di lunedì 11 settembre per una pastasciutta solidale, dalle ore 19 nello stand riservato a Zompicchia, in Piazza Venerio, aperta a tutti. Un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione che ha trovato la pro Loco di Zompicchia come partner, con l’aiuto fondamentale di Coldiretti per le materie prime. L’offerta (10 euro per pasta ragù salsiccia o pomodoro + calice di vino o acqua) è adatta anche ai vegetariani.

ll Comune di Udine ha contestualmente aperto un canale per la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, a cui sarà possibile contribuire durante l’intera durata della manifestazione. Nel corso di Friuli Doc saranno disponibili in tutti gli stand i volantini informativi con il codice IBAN per effettuare le donazioni e un codice QR, che permetterà di accedere al portale GoFundMe comodamente tramite smartphone.

Tutti i fondi raccolti nel corso di Friuli Doc e durante la serata benefica saranno utilizzati per la ricostruzione della casa di riposo di Mortegliano, gravemente danneggiata dalla grandine lo scorso 24 luglio.