Il teatro entra al Museo Etnografico di Udine. 30 gennaio – 4 febbraio

Il museo apre le porte al teatro in friulano. All’Etnografico di Udine (via Grazzano, 1) dal
30 gennaio al 4 febbraio 2024 sarà possibile assistere alla messa in scena di “Se vivrò dovrò pure
tornare”, un testo teatrale originale, produzione del Teatri Stabil Furlan, nata nell’ambito delle
celebrazioni per il centenario pasoliniano.
Si tratta di una proposta alternativa, una novità importante per la produzione in lingua friulana nel
capoluogo, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine e con i Civici Musei, come ha
spiegato il direttore artistico di Tsf, Massimo Somaglino: «Gli spettatori potranno assistere alla
rappresentazione in una dimensione più intima a famigliare, come quella raccontata dallo
spettacolo. Questo è un primo esperimento in città, che arriva dopo l’esperienza positiva maturata
al Museo Gortani di Tolmezzo. Una proposta, però, del tutto nuova, perché qui porteremo una
pièce nata per il teatro e adattata allo spazio museale. Per farlo è stato indispensabile l’appoggio
del Comune di Udine e dei Civici Musei, che ringrazio anche per aver creduto a questo progetto.
Questo è un lavoro che parla delle radici. Ecco perché il museo Etnografico ci è sembrato il luogo
ideale per raccontare questa vicenda» che mette in scena la vita, il pensiero, l’azione politica e
poetica di Pier Paolo Pasolini e che prende il titolo da una frase che l’intellettuale di Casarsa
scrisse a Novella Cantarutti, in una lettera del 1954. Il testo della pièce, in lingua italiana e friulana,
porta il sottotitolo “L’età del pane” ed è stato firmato da Lisa Moras insieme a Carlo Tolazzi e
Tarcisio Mizzau. Gli attori, diretti nella regia proprio da Somaglino, saranno Giulia Cosolo, Serena
Di Blasio e Alessandro Maione, con Carla Manzon. Ad accompagnare gli attori ci sarà il pianista
Danilo Russo, su musiche originali di Renato Miani.
“Se vivrò dovrò pure tornare” andrà in scena per ben sei giornate consecutive: martedì 30 gennaio,
alle 20; mercoledì 31 gennaio alle 18; giovedì 1° febbraio alle 17; venerdì 2 febbraio, alle 19;
sabato 3 febbraio alle 20; domenica 4 febbraio alle 19. «Anche questa è una novità ma,
soprattutto, una sfida per noi – ha raccontato ancora Somaglino – le proposte a “lunga tenuta”,
come si dice in gergo, non sono abituali sul nostro territorio (al contrario di quanto avviene nelle
grand città dove uno spettacolo talvolta viene replicato anche per un mese intero). Ogni data potrà
ospitare un massimo di 50 spettatori e il nostro auspicio è, inutile dirlo, raggiungere il tutto
esaurito».
«È un piacere vedere la crescita progettuale e artistica di Tsf in questi anni. La collaborazione con
il Museo Etnografico è senz’altro testimonianza di una particolare attenzione al territorio e del
desiderio di coinvolgerlo in iniziative nuove. Il connubio museo-teatro consentirà di far conoscere,
anche a chi non ha mai avuto modo di visitarne le sale, l’Etnografico. Pertanto mi sento di

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Ufficio stampa TSF | Eleonora Cuberli | 340.3546890 | [email protected] |
ringraziare Tsf che con la sua proposta riuscirà a valorizzare anche l’offerta museale», ha
dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Udine, Federico Pirone. A fargli eco anche
Stefania Garlatti-Costa, consigliera delegata a identità friulana e plurilinguismo: «L’attività del Tsf è
meritoria perché si muove su un piano internazionale, come dimostra la recente collaborazione
con la compagnia teatrale di lingua frisone Pier 21, e allo stesso tempo valorizza il nostro grande
patrimonio culturale e linguistico locale. È significativo che in questa occasione porti Pasolini al
Museo Etnografico del Friuli, luogo di riferimento della cultura friulana, come anche delle culture
locali di lingua slovena e tedesca, nella città di Udine. Abbiamo un patrimonio unico in Europa da
valorizzare e queste iniziative indicano la strada».
INFO E BIGLIETTI – Tutte le informazioni sugli spettacoli, i biglietti e gli abbonamenti sono sul sito
www.teatristabilfurlan.it ([email protected], 392 3273719). La biglietteria è al CSS Teatro
Palamostre (da lunedì al sabato, dalle 17.30 alle 19.30. Info: 0432 50692; [email protected]),
oltre che nelle sedi degli spettacoli a partire da un’ora prima dell’inizio. Gli aggiornamenti e tutte le
novità sono reperibili anche sulle pagine Facebook e Instagram del Teatri Stabil Furlan.


TEATRI STABIL FURLAN
Fondato nel 2019 su iniziativa del Comune di Udine, il Teatri Stabil Furlan è un’Associazione
Culturale riconosciuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha come soci fondatori il
Comune di Udine, l’ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, la Società Filologica Friulana, la
Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, la
Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, e
come scopo statutario l’attività di produzione e circuitazione di spettacoli teatrali professionali che
valorizzino la lingua e la cultura friulane utilizzando la lingua friulana o di altre minoranze
linguistiche e che abbiano caratteristiche di professionalità in tutte le loro componenti artistiche,
tecniche ed organizzative.