Intitolazione aula alla prima donna laureata al mondo. Elena Lucrezia Corner Piscopia

Sarà intitolata a Elena Lucrezia Corner Piscopia, religiosa, erudita del XVII secolo e prima donna laureata al mondo – in Filosofia, nel 1678, all’età di 32 anni -, l’aula 7 della sede universitaria di Palazzo Antonini in via Petracco a Udine, con una solenne cerimonia in programma mercoledì 16 ottobre. L’intitolazione è il coronamento dalla proposta presentata già nel 2017 per iniziativa del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL).

Il programma prevede, alle ore 11, i saluti del Magnifico Rettore, Roberto Pinton, e della Direttrice del DILL Antonella Riem. A seguire, dalle ore 11.15, gli interventi: della prof.ssa Fabiana Fusco (DILL), su “Il linguaggio e le buone prassi contro le discriminazioni: l’esempio dell’Università di Udine”, e della prof.ssa Graziella Priulla dell’Università di Catania, che terrà la relazione principale, sul tema “Le sorelle di Shakespeare e la difficile libertà delle donne”. Alle ore 12, la scopertura della targa di intitolazione ad Elena Lucrezia Corner Piscopia, nata a Venezia il 5 giugno 1646 e morta a Padova il 26 luglio 1684.

La prof.ssa Antonella Riem sottolinea come «Questa importante intitolazione a Palazzo Antonini, da sempre sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere e ora del DILL, segnali uno stretto legame fra gli interessi di ricerca e didattica della Facoltà e del Dipartimento e della insigne studiosa, la prima laureata al mondo, che aveva una profonda passione e conoscenza delle lingue classiche e moderne, dal latino al greco antico e moderno, dallo spagnolo al francese all’ebraico, fece parte di varie accademie in tutta Europa, e fu visitata da eruditi e studiosi di ogni dove».

La prof.ssa Priulla sottolinea alcune note biografiche della studiosa «Il traguardo della prima laurea conquistata da una donna al mondo – spiega la docente – fu raggiunto nel 1678: a 32 anni Elena conseguì la laurea. Gliela concessero, però, in filosofia, non in teologia. E non poté, in quanto donna, esercitare l’insegnamento. Sei anni dopo morì a Padova per una grave malattia. Dopo la sua morte – continua –  la sua figura fu quasi del tutto dimenticata e fu riscoperta solo nel 1895, quando una badessa benedettina americana ne rintracciò la sepoltura a Padova nella Basilica di Santa Giustina».

Data la vicinanza con il lavoro e gli studi di Riane Eisler, studiosa ebrea americana, su argomenti connessi alla parità di genere, la cerimonia è stata inserita all’interno dei seminari di partnership ispirati al lavoro di Eisler e a quello del gruppo di ricerca internazionale “Partnership Studies Group”, attivo a Uniud dal 1998 e diretto dalla prof.ssa Riem.