La rivoluzione sta arrivando ed è affamata

L’inverno si avvicina e nonostante sia sempre bello uscire la sera, qualche volta starsene al caldo, magari in compagnia dei propri amici, è davvero piacevole. E allora che si fa? Si cena a casa, ospiti compresi. Rimane però un problema: cucinare è sempre una sfida, soprattutto se si hanno amici o parenti da impressionare, e se la giornata lavorativa è stata pesante allora il tutto si complica.

img1

pixabay

Ogni giorno la tecnologia compie un ulteriore passo avanti, cambiando piano piano ogni aspetto del nostro quotidiano. L’ultimo settore in cui la tecnologia sta cambiando le regole del gioco è quello del cibo d’asporto: attraverso i nostri smartphone, tablet o computer possiamo ora ordinare un’intera cena d’asporto. Non pensate però alla solita pizza fredda, perché è proprio qui che la tecnologia fa la differenza: ampliando il bacino d’utenti queste piattaforme attraggono molti servizi, come ristoranti cinesi, giapponesi, hamburgherie e anche i classici ristoranti italiani. Insomma, chi più ne ha più ne metta.

Inoltre, questa rappresenta una soluzione ideale anche per chi lavora in ufficio: al posto dei soliti panini, tramezzini, insalate e affini, si può finalmente mangiare del buon cibo sulla propria scrivania, senza dover impiegare altro tempo prezioso. Si è dunque creata una sorta di mensa 2.0, con la differenza di un menù molto più vario e di cibo decisamente più saporito

imng2

pixabay

C’è addirittura chi lo assegna come benefit ai lavoratori che si trovano spesso a lavorare fuori orario, anche a cena: un vero e proprio cambiamento di abitudini, spesso in meglio.

Un mercato in espansione

Se in Italia si sente ancora parlare di crisi, questo settore di certo non ne è interessato ed è anzi in grande crescita. Le grandi città come Roma, Napoli e Milano sono quelle sui cui questo settore investe, per numero della popolazione, per la cultura più mondana e per i ritmi di vita più frenetici. Anche città di dimensioni più ridotte stanno comunque iniziando a muovere i primi passi in questa direzione, sulla scia della novità e un servizio che attrae sempre più clienti per la comodità e qualità che offre. Ad oggi, questo settore è un mercato da 400 milioni di euro, con ampi margini di crescita, soprattutto nelle città di dimensioni più ridotte che offrono un potenziale non ancora sfruttato.

La penisola può comunque ritenersi ben servita dal punto di vista delle consegne, soprattutto se consideriamo che il nostro paese è fortemente legato alla propria tradizione culinaria e alla cucina casalinga. Se però confrontiamo la situazione attuale con quella di solo un paio di anni fa, vediamo che questa nuova tendenza ha già velocemente fatto breccia nei cuori di molti, e non è da considerarsi impossibile che, in poco tempo, questo servizio conquisti anche i cuochi più incalliti. Chi rinuncerebbe a un piatto di sushi appena preparato, da gustare con un buon bicchiere di vino bianco, magari insieme ad amici davanti a un camino, senza dover neanche alzare un dito?