Le scuole della regione aderiscono al progetto dell’Istituto di genomica applicata

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Accanto alla grammatica ci vuole pratica. Nel ponte, ancora in fase di costruzione, che unisce lo studio alle applicazioni delle materie scientifiche, nasce nel dopo Expo “Coltivare il Futuro, Cibo e scienza verso le nuove prospettive”, un progetto sviluppato e coordinato dall’Istituto di Genomica Applicata (IGA) e finanziato dalla Regione che si inserisce nella promozione della cultura tecnico-scientifica, in particolare le biotecnologie e il settore agroalimentare, per fornire nuove prospettive sui temi quanto mai attuali in Friuli Venezia Giulia, dalla produttività agricola, alla sostenibilità dell’ambiente, dalla salute della popolazione allo sviluppo economico.
L’IGA, la cui principale attività consiste nel sequenziamento del DNA, nell’analisi della struttura del genoma delle specie vegetali e della sua evoluzione, ha deciso di costruire quel ponte mancante assieme alle scuole e ha trovato l’entusiasta adesione di otto istituti superiori di secondo grado della regione: l’Istituto D’annunzio di Gorizia, il Malignani, il Percoto, il Volta e l’Uccellis di Udine, il Manzini di San Daniele, il Vendramini di Pordenone e il Solari di Tolmezzo che vedranno coinvolti 580 studenti tra le attività di redazione scientifica, edutaiment e spettacoli scientifici con la collaborazione di tre associazioni partner: Espressione Est, Voci Fuoricampo e Kaleidoscienza.
“Il Progetto dell’IGA rappresenta una grande opportunità per far conoscere la cultura tecnico scientifica e, partendo dall’alimentazione e dallo sviluppo sostenibile, le biotecnologie. Un settore – quello delle biotecnologie – sul quale si gioca una parte importante del futuro della nostra regione e dell’occupazione dei nostri giovani” commenta l’assessore regionale all’Istruzione e Ricerca del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti. “E’ molto positivo – evidenzia ancora l’assessore Panariti – il rapporto tra gli istituti scientifici ed il mondo della scuola e dell’istruzione, non solo per valorizzare le eccellenze e le capacità del territorio ma anche per consolidare un settore importante nella strategia di specializzazione intelligente per il Friuli Venezia Giulia”.
Le giovani generazioni saranno chiamate a trovare soluzioni per conciliare alimentazione, sostenibilità e ambiente e assieme agli insegnanti diventeranno divulgatori della scienza. Spazio anche all’approccio interattivo attraverso il PlayDecide, un gioco di discussione che stimola al confronto aperto, favorendo un approccio concreto e partecipativo alle problematiche di natura scientifica e in particolare delle biotecnologie. Il progetto si propone di avvicinare e formare i giovani in età scolastica a un settore innovativo, in forte espansione, formare i formatori (docenti) presentando loro strumenti e metodologie di divulgazione scientifica e diffondere il contributo che la scienza può dare allo sviluppo sostenibile in ambito agro-alimentare, alla valorizzazione delle produzioni autoctone e allo sviluppo del nostro territorio usando diverse forme di diffusione del sapere scientifico. La stretta collaborazione tra il mondo della scuola pubblica con il mondo della ricerca scientifica può favorire l’interesse delle giovani generazioni per la scienza.