Ministra Kyenge a Udine. Il programma 25 Gennaio

Kyenge

È tutto pronto per l’arrivo in città della ministra per l’Integrazione, Cecile Kyenge, che oggi 25 gennaio alle 9 nel salone del Parlamento del castello sarà ospite del convegno “Udine Oggi – Prospettive di inclusione in Comune”, organizzato dall’amministrazione comunale di Udine in collaborazione con la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e la Uisp (Unione italiana sport per tutti). Ad aprire l’incontro, alle 9.30, saranno i saluti del sindaco di Udine, Furio Honsell, e della presidente della Regione, Debora Serracchiani, che insieme con le autorità presenti daranno il benvenuto alla ministra Kyenge.

Alle 10 inizierà il suo intervento l’assessore ai Diritti e all’inclusione sociale, Antonella Nonino, che parlerà di “Prospettive e strategie di inclusione a partire dagli enti locali”. Seguirà, alle 10.30, la relazione della presidente del comitato regionale Uisp, Elena Debetto, sul tema “Liberi di giocare: dallo sport al diritto di cittadinanza”. Dopo una breve pausa i lavori del convegno proseguiranno con l’intervento del presidente provinciale della Fiaip, Leonardo Piccoli, che traccerà un quadro della situazione abitativa a Udine. L’intervento della ministra Kyenge è in programma alle 11.45, seguito dalla consegna della “Carta di Udine: strumenti locali per strategie nazionali”. In chiusura il pubblico e i referenti delle associazioni che si saranno iscritti agli interventi potranno partecipare al dibattito e porre le proprie domande. Modererà l’incontro il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier.

“È una grande occasione per condividere con la ministra alcune strategie locali di inclusione – sottolinea l’assessore Nonino –. Abbiamo voluto quest’incontro e promosso la condivisione con le associazioni del territorio consapevoli della sensibilità della ministra. Proprio per le deleghe che gestisco so bene che le inclusioni di cui abbiamo bisogno riguardano innanzitutto le strategie di welfare, i disoccupati, i meno abbienti, gli esodati. E sono altrettanto consapevole che l’assenza di indicazioni precise in questo senso fa solo montare il malcontento, cavalcato da coloro i quali, invece di assumersi responsabilità di governo dei fenomeni, e senza mai portare proposte di welfare, fomentano la guerra tra poveri. Noi invece vogliano confrontarci sui temi dell’inclusione, vogliamo avere forza nel governare l’integrazione dei cittadini stranieri e vogliamo continuare a promuovere i valori della tolleranza e della democrazia, affinché questa società sia veramente in grado di crescere”.