Riccardi: coordinare gli interventi umanitari con i prefetti

“In questa fase è importante che la grande generosità dimostrata da subito dai nostri cittadini venga gestita in modo coordinato per evitare che si crei ulteriore confusione in una situazione già molto delicata e di conseguenza che gli aiuti non vengano usati nel modo migliore. Il contatto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile è costante e al momento abbiamo avuto l’indicazione di effettuare una ricognizione delle risorse che possono essere messe in campo, in modo da incrociare le informazioni in nostro possesso con il Ministero dell’interno e i suoi rappresentanti territoriali”.
È quanto dichiarato dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi durante la riunione in videoconferenza con una sessantina di sindaci dell’area udinese e il prefetto di Udine Massimo Marchesiello.
Riccardi ha spiegato che “da un lato ci sono le iniziative puntuali e dirette che i privati o gli enti locali sono in grado di sviluppare a beneficio di situazioni note con contatti e dall’altro il complesso meccanismo attivato dalle istituzioni per individuare strutture di accoglienza, mettere a disposizioni materiali di prima necessità e offrire supporto sanitario. Il tutto in un quadro reso ancora più complesso dalla situazione pandemica”.
Il vicegovernatore ha sottolineato che “la Protezione civile regionale si sta preparando, nel caso fosse necessario e richiesto, all’allestimento di campi d’accoglienza per i profughi in Slovacchia e Moldavia. Inoltre, è in fase di valutazione l’ipotesi che il Friuli Venezia Giulia possa ospitare, in coordinamento con il nostro sistema sanitario, il centro di smistamento per i farmaci che verranno messi a disposizione dei profughi in fuga dalla guerra”.