TURISMO: BOLZONELLO, NOVITÀ DDL È TASSA DI SOGGIORNO

Proventi vincolati per rinnovo infrastrutture e promozione

Trieste, 14 ott – “C’era necessità di aggiornare la legge sul
turismo che risale al 2002 e che dopo quasi un quindicennio
mostrava ormai parti desuete: si è dunque provveduto a una
rivisitazione complessiva della normativa, con l’inserimento di
alcune novità: la più significativa è quella che riguarda
l’introduzione della cosiddetta ‘tassa di soggiorno'”.

Così spiega il vicepresidente della Regione e assessore alle
Attività produttive Sergio Bolzonello obiettivi e necessità che
hanno portato alla scrittura del disegno di legge “Disciplina
delle politiche regionali nel settore turistico e
dell’attrattività del territorio regionale” approvato oggiin via
preliminare dalla Giunta regionale riunita a Trieste.

In merito alla tassa di soggiorno, Bolzonello chiarisce che
“potrà essere istituita dai Comuni superiori ai 30mila abitanti e
da quelli a vocazione turistica – Lignano e Grado – con la
possibilità per gli altri Comuni di individuare le migliori forme
di applicazione in collaborazione con le Uti, Unioni territoriali
intercomunali, di rispettiva appartenza”.

“Il valore potrà oscillare da tra un minimo di 50 centesimi di
euro e un massimo di 2,5 euro e la modalità di applicazione sarà
decisa dai Comuni. Abbiamo previsto un solo vincolo: non potrà
essere messa a bilancio per altre finalità se non il
reinvestimento per scopi turistici”, spiega Bolzonello.

In particolare, il 70 per cento di questi proventi dovranno
essere destinati a investimenti per le infrastrutture turistiche,
il restante 30 per cento alla promozione, “ma sia gli
investimenti che la promozione – sottolinea il vicepresidente –
dovranno essere concordati al fine di ottimizzare lo sviluppo del
turismo”.

Altra novità che il ddl apporta alla normativa riguarda la
riscrittura di tutto il sistema degli uffici di accoglienza
turistica, IAT-Informazione e Accoglienza Turistica, che sono
tutti sottoposti alla regia di PromoTurismo FVG e la
ridefinizione del corpus delle strutture turistiche, con
l’inserimento di nuove forme di ricettività, come ad esempio i
condhotel – già previsti dal legislatore nazionale – e ora
disciplinati anche dalla normativa regionale.
ARC/EP/ppd

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