Udine: ladri tentano di passare la frontiera su una ciclabile

Fine settimana di nevicate a Tarvisio ma il maltempo non impedisce al personale della IV Zona Polizia Frontiera di Udine – Settore di Tarvisio, diretto da Massimo Spangaro, di compiere due arresti ed effettuare un’estradizione. Il primo episodio riguarda due sedicenti cittadini ungheresi di 24 anni i quali, la sera di venerdì 22 febbraio, in sella a delle biciclette stavano percorrendo la SS pontebbana verso Pontebba. Il personale di pattuglia, insospettito dai due ciclisti, privi di bagagli se non per uno zainetto e due custodie di chitarra, decideva di controllarli appurando che si trattava, come sopra menzionato, di due giovani sedicenti cittadini ungheresi. La mancanza di documenti idonei alla loro completa identificazione faceva sì che i due venissero accompagnati presso il Settore di Tarvisio per addivenire alle loro esatte generalità. Gli agenti operanti notavano, inoltre, che le biciclette erano di provenienza austriaca perché avevano ancora apposte sul telaio le etichette di vendita in negozi austriaci. I due ungheresi asserivano di aver acquistato le biciclette da uno sconosciuto a Villach (A) mentre lo zainetto apparteneva chiaramente a un tarvisiano in quanto sulla tasca anteriore appariva il logo della protezione civile friulana, stampato in occasione del VI campionato italiano di sci della Protezione Civile, svoltosi a Tarvisio nel 2008. Le custodie delle chitarre, infine, si presentavano impolverate con all’interno le rispettive chitarre e vari spartiti musicali. Gli accertamenti esperiti sul contenuto dello zainetto e delle custodie delle chitarre, consentivano agli agenti operanti di rintracciare i proprietari mentre quelli relativi alla provenienza delle biciclette, svolti in collaborazione con il Centro di Cooperazione di Polizia di Thoerl – Maglern, sono ancora in corso. I due magiari venivano, dunque, arrestati e posti immediatamente in libertà per essere poi riammessi in territorio austriaco. L’estrazione, invece, è stata effettuata, sempre nella giornata di venerdì, nei confronti in un cittadino albanese, detenuto in Austria per altra causa e colpito da ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Catanzaro. Il cittadino albanese è oggetto di una vasta indagine svolta da quella procura che vede coinvolte, a vario titolo, ben 113 persone tra italiani e albanesi per aver promosso, costituito, organizzato e comunque partecipato ad un’associazione finalizzata alla riduzione in schiavitù, all’induzione e sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo straniero, al termine delle formalità relative alla sua estradizione, veniva associato alla casa circondariale di Padova a disposizione dell’AG catanzarese.