Udine: torna il festival mondiale della canzone funebre – 2 nov 2018

Torna come ormai da tanti anni – tanti che se n’è perso il conto – la rassegna più chiacchierata d’Italia: il “Festival della canzone funebre”!
Anche quest’anno il festival si svolgerà non come una gara ma come una rassegna di qualità e quindi sul palco saliranno alcuni degli artisti più rappresentativi della regione a interpretare musicalmente le loro storie funebri.
L’appuntamento è per venerdì 2 novembre dalle 20.30 sotto il tendone riscaldato di Rivignano, allestito in occasione della Fiera dei Santi 2018.
La manifestazione, che ha superato i confini regionali e nazionali (se n’è parlato persino in America), è riuscita negli anni ad abbandonare l’atmosfera goliardica e festaiola per assestarsi in uno schema che si avvicina alla canzone d’autore: grandi cantautori come Jannacci, Gaber e altri, hanno fatto della satira e dell’ironia la loro arma vincente. Con la maturità il festival funebre è entrato giustamente a far parte di quegli spettacoli che uniscono l’humus dissacrante al mondo della cultura.
All’appuntamento di venerdì 2 novembre a Rivignano-Teor, presentato da Rocco Burtone, Enrico Tonazzi e Sdrindule, hanno così risposto sei artisti di qualità.
Ci saranno Guido Tonizzo con gli Invisible Wave, progetto artistico musicale che interpreta argomenti legati a crescita personale, spiritualità e attualità. Ad esibirsi saranno Guido Tonizzo (testi e musiche, voce e tastiere), Cristina Spadotto (chitarra e seconda voce), Alberto Zenarolla (batteria), Stefania Della Savia (basso). Altro gruppo a salire sul palco saranno gli Allegri ma non troppo, composti da Caterina Burba, Ilaria Campeotto, Alberto Comisso, Giulio Diafano, Carlo Gallici e Tommaso Zanello.
Grande presenza per i Guitar Sketch, duo composto da Michele Pirona e Andrea Maurizio.
Questo progetto è nato nella primavera del 2013 dal talentuoso ed esperto chitarrista udinese Michele Pirona che decise di offrire uno spettacolo di cabaret, musica e divertimento tutto nello stesso concerto. L’idea trovò il consenso del chiarrista Andrea Maurizio con il quale cominciò la fruttuosa collaborazione: poche prove e tanta improvvisazione sono alla base delle loro esibizioni. Due chitarristi massimi esponenti del loro strumento, pazzi e funambolici che improvvisano rock, flamenco e musica classica come non ci fosse un domani!
Oltre a loro un altro duo calcherà il palco del festival: Paolo Coretti & Ettore Lo Cascio sono due cabarettisti della vecchia scuola, quella di Felice Andreasi, Franco Nebbia, i Gufi. Il loro è un cabaret teatrale e meno televisivo, lontano dalla barzelletta o dalla battuta facile e legato ad una comicità surreale e vicina a quella anglosassone. Un mix perfetto per il festival della canzone funebre.
Il 2 novembre sarà anche l’occasione per ascoltare alcuni brani dell’ultima fatica di Matias Merlo & Tryo Yerba Buena, che a tratti richiamano la tradizione sudamericana di canti popolari e tradizionali, con i tipici colori musicali di quelle terre e le melodie che ricordano i grandi cantautori.
Altro gruppo a salire sul palco sarà lo Spiritual Ensemble, composto da 20 elementi accomunati dalla passione per lo spiritual, corrente musicale capace di esprimere universalmente tutta la gamma delle passioni umane (dal dolore alla disperazione, dalla speranza alla gioia più sfrenata) con una intensità eccezionale.
Gli spirituals sono storie che ti attraversano il corpo, storie di traumi trasformati in forza per superarli; perché sono una musica che si lascia sentire da dentro e ti fa capire che puoi essere tu il mezzo per farla uscire, perché ti avverte che non vuole stare più chiusa e si libera, perché ordina anche al cuore di andare a tempo.
Come d’abitudine la serata sarà dedicata all’associazione Luca Onlus che persegue finalità di solidarietà sociale e svolge la propria attività nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia nel campo delle malattie maligne dei bambini, tumori e leucemie.