Udinese: Guidolin, vogliamo l’Europa

guidolin in panchina
A due mesi dalla fine del campionato l’Udinese esce allo scoperto. Vuole l’Europa: adesso, per continuare il più a lungo possibile il cammino in Europa League; per la prossima stagione, magari conquistando un posto in Champions League. “Siamo in ballo, dobbiamo e vogliamo ballare per un posto in Europa – ha detto oggi il tecnico ‘panchina d’orò -. In questo momento siamo più vicini alla Champions, ma il cammino è ancora lungo. Dobbiamo concentrarci con tutte le forze che abbiamo per ottenere più punti possibili, sappiamo che la concorrenza è agguerritissima, dobbiamo lottare con i denti per cercare di stare lì il più possibile – ha aggiunto Guidolin -. Abbiamo anche l’obiettivo degli ottavi di Europa League. Dobbiamo avere la testa per due obiettivi, concentrati a mille. A due mesi dalla fine è bello, gratificante, stimolante, motivante, ma anche stressante e stancante”. Di sogni scudetto però non vuole sentirne parlare. “Domenica siamo andati a Bologna con il mal di trasferta addosso, secondo molti. Prima ho detto ai miei giocatori che dovevamo migliorare in trasferta, ma con umiltà e rispetto dell’avversario – ha spiegato oggi -. Credo che i pensieri umili siano prerogative di un gruppo forte. Dobbiamo solo essere umili, tranquilli e concentrati, cercare di dare il meglio di noi stessi partita dopo partita. Credo potremo fare grandi cose anche in trasferta. Vincere fuori è più difficile, ma anche più bello”. Intanto domenica arriva l’Atalanta dell’ex German Denis. “L’Atalanta è una piacevolissima sorpresa; merito del lavoro fatto da Colantuono, società e giocatori. Sono partiti fortissimo, si sono compattati subito – ha detto il tecnico veneto -. Noi eravamo convinti del valore di Denis, nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità tecniche e morali. Purtroppo due cose hanno impedito di vedere a Udine il vero Denis. Innanzitutto è stato condizionato dall’infortunio, è stato bene solo alla fine. Poi davanti avevo due giocatori come Totò Di Natale e Sanchez”. L’Udinese arriverà all’appuntamento con una settimana di allenamenti rovinata dalle assenze dei 9 nazionali. “E’ un’assurdità far viaggiare i giocatori per mezzo mondo per giocare una amichevole – ha precisato l’allenatore bianconero -. Significa non capire nulla di sport”. A metà conferenza stampa un simpatico fuori programma. Capitan Di Natale e un gruppetto di giocatori hanno fatto irruzione in sala stampa portando la panchina d’oro appena conseguita da Guidolin, che ha ringraziato i giocatori, l’Udinese e l’ambiente friulano per il premio ricevuto. “La doppia esperienza di Udine, sommata a tutte le altre ha fatto sì che arrivassi a questa maturità – ha sorriso, dopo aver ottenuto il premio già sfiorato nel 1997 quando guidava il Vicenza che vinse la coppa Italia -. Quello che conta più di tutto è il valore dell’affetto, del sentimento che io sento da parte dell’ambiente e che io provo nei confronti del mio club e dell’ambiente. E’ importante – ha concluso – perché mi consente di lavorare più serenamente”.

(Elena Viotto – ANSA)

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