Università, Rosolen: dialogo con atenei su lezioni, trasporti e mense

Trieste, 19 ott – L’individuazione della formula migliore per
lo svolgimento delle lezioni trovando un compromesso tra la
didattica tradizionale e le attività on line. Una linea comune
sui trasporti per ridurre il rischio di contagio e garantire agli
studenti la possibilità di muoversi in sicurezza. L’effettuazione
del servizio mensa, contemperando le esigenze dei ragazzi e la
necessità di rispettare i protocolli sanitari e le direttive
dell’ultimo Dpcm.

Sono questi i temi affrontati oggi in videoconferenza dal
Comitato regionale universitario alla presenza dell’assessore
regionale all’Istruzione Alessia Rosolen, dei rettori degli
Atenei di Trieste e Udine, del direttore della Sissa e dei
vertici della Direzione regionale competente e dell’Agenzia
regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss).

“Abbiamo riunito il Comitato all’indomani del Dpcm per un
confronto preventivo sulle priorità da affrontare – afferma
Rosolen -. Questo il quadro che ci è stato tratteggiato:
l’Università di Trieste predilige le lezioni in presenza (circa
il 55%) rispetto a quelle a distanza, mentre i numeri dell’Ateneo
di Udine sono diversi; nei dipartimenti a indirizzo scientifico
siamo al 50%, mentre per quelli umanistici le lezioni a distanza
salgono al 70-80%. Nel caso della Sissa – al netto dei numeri più
contenuti – siamo attorno al 30-40% di lezioni in presenza”.

“L’obiettivo – sottolinea l’assessore regionale – è garantire una
prosecuzione delle attività universitarie, naturalmente nel
rispetto delle linee guida, delle direttive e dei protocolli
sanitari. Proprio per questo, ci sono due temi che, in questo
momento, risultano particolarmente rilevanti: trasporto pubblico
e mense. Nei prossimi giorni ci riaggiorneremo per raccogliere
dati più precisi e valutare eventuali provvedimenti e misure ad
hoc”.

“Rispetto alle residenze Ardiss, al momento, siamo a una capienza
superiore al 90% complessivo, con circa 1.000 alloggi occupati su
una disponibilità di 1.100. Questo risulta essere un tema
estremamente delicato nei confronti del quale – rimarca Rosolen
in chiusura – continueremo a prestare la massima attenzione”.
ARC/COM/rt/ma

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