Vaccini: Riccardi, 54mila over 80 in 3 giorni non sono chiacchiere

Il 65% degli ultraottantenni ha prenotato la somministrazione del
siero anti-Covid

Trieste, 17 feb – “Come le 54mila persone over 80 che, in soli
tre giorni, si sono prenotate alla campagna vaccinale anti-Covid
hanno avuto modo di constatare qua nessuno fa ‘chiacchiere’, ma
l’intero sistema sanitario regionale lavora per dare le migliori
risposte ai cittadini all’interno di quelle che sono le
disposizioni del Governo. Con lo stesso impegno le Aziende
sanitarie stanno organizzando le vaccinazioni per quegli
ultraottantenni che non sono in grado di recarsi in maniera
autonoma nelle sedi indicate”.

Così il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia
Giulia, Riccardo Riccardi, oggi a Trieste in sede di Consiglio
regionale rispondendo a una serie interrogazioni a risposta
immediata sul tema della vaccinazione per gli ultraottantenni e
le persone fragili.

Come ha spiegato Riccardi, dei circa 15mila over 80 in situazioni
di fragilità, in considerazione delle loro condizioni di salute,
una parte verrà trasportata nelle sedi vaccinali mentre nei casi
più gravi l’operazione verrà effettuata a domicilio.

Nel dettaglio, come ha illustrato il vicegovernatore, tutti i
soggetti ultraottantenni che all’atto della prenotazione hanno
dichiarato di non potersi recare nelle sedi vaccinali vengono
raggiunti telefonicamente e, dopo adeguato triage, viene valutata
la possibilità per loro di raggiungere la sede vaccinale con un
trasporto protetto programmato e offerto contestualmente
all’appuntamento vaccinale. Le persone che saranno considerate
intrasportabili e i soggetti allettati, già noti e in carico ai
servizi domiciliari, saranno vaccinati al proprio domicilio
avvalendosi del personale infermieristico e medico in forze ai
servizi dei distretti, oltre a personale sanitario aggiuntivo
proveniente da elenchi e graduatorie dell’Azienda regionale di
coordinamento per la salute e della Protezione civile.

Per quel che riguarda il personale impiegato, Riccardi ha
specificato che sarà, in parte, lo stesso personale ospedaliero
che sta eseguendo le vaccinazioni nelle attuali sedi vaccinali,
così come quello dei distretti che sta attualmente terminando le
vaccinazioni nelle strutture residenziali e il personale medico
individuato tramite il bando della Protezione civile.

Infine, relativamente al ruolo dei medici di medicina generale,
come ha ribadito Riccardi, “ci si attiene a delle disposizioni
ministeriali molto precise che devono essere osservate. Nel
merito – ha chiarito il vicegovernatore – riteniamo che i medici
di famiglia possano giocare un ruolo fondamentale nelle
vaccinazioni nei casi in cui il tipo di siero non richieda
particolari condizioni di conservazione, come l’AstraZeneca al
momento limitato agli under 55. Per avviare questa collaborazione
però siamo obbligati ad attendere la stipula dell’accordo
collettivo a livello nazionale. A quel punto – ha concluso –
seguiremo come da legge le direttive del Governo”.
ARC/GG/ma

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