Appalti: Callari, non esclusa rescissione convenzione trasporto scuola

Udine, 17 feb – “Ad oggi la situazione del servizio di
trasporto scolastico affidato tramite la Centrale unica di
committenza alla ditta Tundo Vincenzo è tale per cui non si
ravvisano le condizioni per procedere alla risoluzione della
convenzione. Una simile ipotesi infatti porterebbe danni a tutti
i Comuni sottoscrittori e non solo a quelli che hanno subito dei
disservizi, creando così solo un maggior danno”.

È questa la posizione espressa dall’assessore al Patrimonio e
servizi informativi, Sebastiano Callari, intervenuto oggi in
Consiglio regionale per rispondere ad un’interrogazione in merito
al servizio di trasporto scolastico svolto dalla ditta Tundo,
aggiudicataria di sette dei dodici lotti messi a gara che hanno
interessato 29 Comuni. In nove di questi (Pocenia, Muzzana del
Turgnano, Latisana, Lignano Sabbiadoro, Tarcento, Cassacco,
Treppo Grande, Codroipo e Campoformido) il servizio ha subito
ritardi, anche gravi, rispetto alla data di avvio fissata il 16
settembre. L’ultimo Comune che ha lamentato disservizi ha potuto,
infatti, usufruire regolarmente del trasporto solo a partire dal
24 novembre.

“Viste le molteplici criticità – ha riportato Callari -, la Cuc,
decisa a percorrere la strada della risoluzione contrattuale
seguendo le procedure della convenzione, ha emesso tre diffide,
una per ciascuno dei lotti in cui si trovano i Comuni coinvolti”.

“In ogni caso, nessun Comune ha ritenuto sussistano le condizioni
per una risoluzione del contratto; viceversa alcuni Comuni stanno
applicando le penali previste su alcune tipologie di inadempienze
dell’appaltatore così come ha fatto la stessa Cuc in applicazione
della convenzione” ha sottolineato Callari.

L’assessore ha poi evidenziato che “la Regione è vicina ai Comuni
e stiamo cercando di risolvere le situazioni una per una, perché
se la Cuc decidesse di rescindere l’intera convenzione,
metterebbe in difficoltà anche i Comuni dove il servizio è
partito regolarmente. Nel frattempo in alcuni casi la situazione
si sta normalizzando e stiamo anche cercando di ottenere degli
indennizzi sui maggiori costi sostenuti dalle amministrazioni. La
Regione ha messo in campo un Fondo per accadimenti generali che è
prontamente disponibile qualora i Comuni si trovassero in
difficoltà finanziarie a causa dei costi aggiuntivi sostenuti per
il disservizio”.

Callari ha diffidato dal “fare illazioni su ipotetiche ditte che
hanno partecipato alle successive gare, come ha inteso fare un
consigliere regionale, riferendo dati che l’assessore non conosce
e non vuole conoscere; è un comportamento che stigmatizzo e che
trovo istituzionalmente inaccettabile da parte di chi ha
ricoperto e ricopre cariche amministrative”.

Callari ha quindi ricordato che prima della gara ci sono stati
confronti con le parti sociali e le rappresentanze di categoria
da cui “sono uscito rafforzato nella convinzione che la Cuc sia
uno strumento utile e necessario”.

L’assessore ha infine riferito che la Regione sta per inviare
delle informative ai Comuni per ricordare loro che possono
trattenere quote del valore del servizio per erogare direttamente
gli stipendi, nei casi in cui la ditta appaltatrice sia
inadempiente nei confronti dei propri addetti.

“La Cuc, sta monitorando costantemente l’esecuzione dell’appalto.
Le note di contestazione del mancato pagamento delle retribuzioni
sono, al momento, limitate a qualche caso” ha concluso
l’assessore.
ARC/SSA/ma

Powered by WPeMatico