Villa Manin: Joze Ciuha Mosaici e dipinti su tela e plexiglass

Aprirà i battenti giovedì 2 agosto nell’Esedra di sinistra di Villa Manin a Passariano di Codroipo, la mostra “Joze Ciuha 1972-2012 Commedia umana – Mosaici e dipinti su tela e plexiglass”. Friuli Venezia Giulia e Slovenia avvicinate da una esposizione che, oltre a tributare il giusto riconoscimento ad uno degli artisti più apprezzati della vicina nazione, agevola le relazioni tra i due territori contermini. E sancisce un legame speciale, quello cioè, che ha visto una collaborazione tra l’artista sloveno ed il mosaicista Luciano Petris di Codroipo con il quale Ciuha ha realizzato 20 mosaici, 5 dei quali esposti anche alla mostra.

Jože Ciuha nasce il 26 aprile 1924 a Trbovlje in Slovenia. Studiò all’Accademia delle Belle Arti a Lubiana. Oltre 400 mostre individuali sono state organizzate in suo onore ed ha partecipato a 300 mostre collettive. Per la sua opera artistica ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio del Fondo Prešeren, il Premio Jakopi?, l’onorificenza francese di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere e la Croce d’onore per la scienza e per l’arte di I. classe della Repubblica di Austria. È membro dell’Accademia Imperiale russa delle Belle Arti. Oltre alla pittura si dedica alla grafica, al mosaico e alla letteratura. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lubiana dove si è diplomato nel 1950 Ciuha, ha viaggiato molto, visitando la Macedonia dove ha raccolto stimoli bizantini, l’oriente dove ha studiato arte e filosofia buddista all’università di Rangoon, ha percorso il Sud America, ancora una volta interessandosi alle antiche civiltà indios. Insegnando negli anni ’70 all’Accademia estiva di Salisburgo ha portato il suo ricco mondo di conoscenze nel cuore culturale dell’Europa che molto influenzò la sua terra ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico. Oggi, dopo aver soggiornato lungamente anche in Francia, divide l’attività tra Parigi e la sua Lubiana.

A Villa Manin saranno presentate un centinaio di opere dell’artista sloveno. Il percorso inizia al primo piano dell’Esedra con l’esposizione di dipinti su plexiglas. Questa tecnica nasce da una proposta che ricevette Ciuha di decorare un hotel in Slovenia con una tecnica in stile naif su vetro. Ne risultò un lavoro molto particolare “perchè – dice Ciuha – i colori sul vetro sono diversi, in quanto la tela assorbe la lucidità mentre il vetro dà profondità”.
Nel 1962 quando l’artista era in Birmania, non trovando le tele, si dedicò alla pittura su vetro che però risultava pesante e aveva il problema della fragilità. Una volta rientrato in Europa volle dedicarsi ad affinare la tecnica del plexiglas: tecnica molto precisa “perché – spiega – bisogna avere ben chiara l’idea del dipinto che si vuole realizzare perché la tela consente di correggere le pennellate, il plexiglas no”. Completano l’esposizione alcuni dipinti su tela di dimensione molto grande e cinque mosaici.

“La scelta del titolo – spiega Jože Ciuha – è dovuta al fatto che quando si parla di tempo, si parla di noi. Questo genera nostalgia perché noi non siamo eterni, siamo destinati a concludere il nostro percorso. Il tempo è alienante, isterico, un gioco di potere e la soluzione che va oltre tutto e passa il limite della morte è l’arte. Quindi è una visione tragica della vita e tragedia e commedia vanno di pari passo. Ecco perché la “Commedia umana è la mia difesa”.

La mostra, organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dall’Azienda Speciale Villa Manin e dalla Fondazione Jože Ciuha con la fondamentale collaborazione della Repubblica Slovena, le Assicurazioni Generali, Fondazio CRTrieste e Fondazione Crup, sarà aperta fino al 23 settembre 2012 con il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19; il sabato, la domenica ed i festivi dalle 11 alle 19. La mostra resterà chiusa i lunedì ed il 12, 13 e 14 agosto.

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