Giornata mondiale dell’udito. 3 marzo

La perdita dell’udito, o tecnicamente, “ipoacusia”, è una condizione molto comune e diffusa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che il 20% circa della popolazione mondiale ne sia affetta e che essa si manifesti in maniera invalidante in 430 milioni di soggetti nel mondo. L’incidenza dei problemi di udito aumenta con l’aumentare dell’età e, secondariamente all’aumento dell’aspettativa di vita, sempre più persone ne risultano affette. Per ridurre le possibili conseguenze negative, la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata il prima possibile.

L’ OMS ha quindi proclamato per il giorno 3 marzo 2023 la “Giornata Mondiale dell’Udito” che ha il dichiarato obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul tema del deficit uditivo, un aspetto della salute di sempre maggiore interesse sia per l’impatto della sordità sulla qualità di vita, sia perché è stata rilevata in tutto il mondo una limitata accessibilità a cure adeguate per le patologie dell’udito.

In sintonia con l’OMS, la Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia CervicoFacciale (SIOeChCF), con la cooperazione della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF) e di 23 associazioni (senza fini di lucro) di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici operanti sul territorio nazionale, ha indetto la II° Giornata di Sensibilizzazione dell’Udito orientata a “Sensibilizzare la cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie”.

Nell’ambito di questa manifestazione le tre Strutture Operative Complesse di Otorinolaringoiatria di Udine, Tolmezzo e Latisana, ricomprese nell’Azienda Sanitaria Universitaria – Friuli Centrale, in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Udine hanno organizzato, per il giorno 23 marzo 2023, un incontro formativo online con i Medici di Medicina Generale, volto a condividere le conoscenze più aggiornate sui problemi di udito e a definire i migliori percorsi di diagnosi e cura dell’ipoacusia.

L’udito è fondamentale per sentire, capire e comunicare verbalmente e l’orecchio è un organo di senso molto complesso e delicato che necessita di protezione. Diversi fattori possono concorrere a danneggiare il nostro orecchio come ad esempio particolari farmaci, virus e traumi acustici che sommandosi nell’intero arco della vita portano ad un’incidenza più elevata nella vita adulta-anziana. Si stima difatti una prevalenza dell’ipoacusia di circa il 40-50% nelle persone di oltre 75 anni.

La perdita uditiva non affrontata incide sull’economia globale con un costo pari a 980 miliardi di dollari all’anno per costi del settore sanitario (escluso il costo degli apparecchi acustici), del supporto educativo, della perdita di produttività e costi sociali. Studi recenti concordano inoltre sul fatto che il deficit uditivo contribuisca al deterioramento della socialità, sensibilità, cognizione e qualità di vita dei soggetti.

Per tali ragioni identificazione e trattamento precoce sono fondamentali per prevenire un deterioramento globale. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva.

Oltre il 60% dei problemi di udito può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona.

La Giornata Mondiale dell’Udito è anche l’occasione per presentare la recentissima costituzione, presso l’Otorinolaringoiatria dell’Azienda Sanitaria Universitaria – Friuli Centrale di Udine diretta del Prof. Cesare Miani, del Centro Otorinolaringoiatrico di Diagnosi e Riabilitazione Audio-Logopedica (CODRAL), un network di medici specialisti e tecnici volto a offrire le migliori cure agli utenti affetti da ipoacusia di qualsiasi origine e gravità. Al giorno d’oggi infatti il trattamento delle ipoacusie si avvale dei progressi tecnologici che offrono soluzioni personalizzate alle diverse forme di sordità sia dell’adulto che del bambino: dalle protesi acustiche 2 tradizionali -peraltro ormai sofisticatamente digitali- alle protesi impiantabili per via ossea, per arrivare sino all’applicazione degli impianti cocleari (orecchio bionico) in caso di ipoacusia severa e profonda, associandovi a in tutti i casi una mirata riabilitazione post-protesica.