Gorizia celebra un secolo di Alpini

Dopo l’abbraccio folla del Raduno Triveneto del 2016, Gorizia torna ad essere la città degli Alpini. Lo fa per omaggiare il centenario della fondazione della sezione Alpini di Gorizia – che cade proprio in questo mese di settembre -, con una serie di iniziative e manifestazioni che animeranno la città dal prossimo fine settimana e sino al mese di dicembre. Un omaggio che è in fondo quello di tutta la città, profondamente legata nella sua storia all’alpinità, e non a caso a fine ottobre il Comune di Gorizia conferirà all’Associazione Nazionale Alpini la cittadinanza onoraria. Il programma del centenario, assieme allo speciale marchio registrato che lo accompagna, è stato presentato oggi in Sala Dora Bassi dal presidente della sezione delle penne nere isontine Paolo Verdoliva, alla presenza del sindaco Rodolfo Ziberna e del vicesindaco Chiara Gatta. Il primo cittadino ha sottolineato la grande valenza delle iniziative in programma: “Sono tante le ragioni storiche e istituzionali, oltre che fortemente emotive, per cui gli Alpini sono un patrimonio di tutti. Per questo c’è una mozione condivisa alla base del conferimento della cittadinanza onoraria”. Concetti condivisi anche dal vicesindaco, che ha fatto riferimento in particolare alla grande esercitazione in calendario il prossimo fine settimana: “Per noi è un grandissimo onore ospitare le celebrazioni degli Alpini. L’esercitazione nel parco dell’Università di via Alviano sarà un modo per lasciare un ulteriore segno tangibile, per di più in un luogo in cui si fa cultura”.

“Il 2023 è un anno importante per la nostra storia, ed è per questo che abbiamo voluto organizzare iniziative che potessero coinvolgere non solo tutti i nostri soci, ma anche gli alpini del resto della regione e di tutta Italia, che saranno invitati a partecipare – ha spiegato Verdoliva -. E con loro siamo sicuri che avremo al nostro fianco ancora una volta tutta la città, che già nel 2016 si è stretta attorno agli alpini con un abbraccio caloroso in occasione del Raduno Triveneto”. E sono davvero tante le storie, i nomi e le figure che legano Gorizia e gli alpini. Dal tenente Pietro Colobini (caduto sul Mali Spadarit, sul fronte greco, il 10 marzo 1941, e insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria) ai fratelli Federico e Attilio Colinelli, rispettivamente Medaglia d’Oro e d’Argento al Valor Militare, entrambi dopo aver vissuto il dramma della Julia e non aver fatto ritorno dalla Russia. E ancora il tenente Maico Foghini, due volte Medaglia d’Argento e anche lui scomparso sul fronte russo, a cui è intitolato il Gruppo Alpini di Gorizia. Solo per citare alcuni dei tantissimi nomi. Che i goriziani avranno modo di riscoprire e ricordare anche grazie a questo centenario, che guarda anche al futuro e a Go! 2025 e alla nuova realtà transfrontaliera, considerando che le penne nere hanno radici anche in quella parte di Slovenia che un tempo aveva Gorizia come riferimento, con Gruppi Alpini che fino alla Seconda guerra mondiale si erano costituiti ad Aidussina, Caporetto, Chiapovano, Montespino, Rifembergo e Tolmino.

IL PROGRAMMA Si parte già questo fine settimana, tra sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, con la grande esercitazione di Protezione civile degli Alpini del Friuli Venezia Giulia “Sontium 1923 – 2023”, organizzata su proposta del Comune di Gorizia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste: circa 100 volontari ripuliranno la folta vegetazione nell’area sud-est del parco del polo universitario di via Alviano. Venerdì 6 ottobre alle 17, poi, al Museo di Santa Chiara sarà inaugurata la mostra “Alpini di ieri…Alpini di oggi”, che resterà visitabile per tutti i weekend del mese, mentre il giorno successivo, sabato 7, in città si ritroveranno tutti i presidenti delle Sezioni del Triveneto dell’Associazione Nazionale Alpini per la riunione periodica. Il momento culminante delle celebrazioni è in programma però tra il 27 e il 29 ottobre, quando Gorizia accoglierà centinaia e centinaia di alpini arrivati un po’ da tutta Italia per una serie di commemorazioni, per la storica riunione del Consiglio direttivo nazionale, la concessione della cittadinanza onoraria alle penne nere (durante la serata di gala di sabato 28, al Teatro “Verdi”) e soprattutto la sfilata lungo le vie del centro cittadino della mattinata di domenica 29. Sarà questa l’occasione per tutta Gorizia di stringersi nuovamente attorno agli alpini: dalle 10 le penne nere percorreranno corso Italia e corso Verdi, arrivando infine in piazza Vittoria per poi assistere alla messa solenne nella chiesa di Sant’Ignazio, che omaggerà anche il 151° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini e il 14° anniversario della beatificazione di don Carlo Gnocchi, di cui sarà presente una reliquia. E se a novembre Gorizia sarà ancora tappa del percorso della Fiaccola Alpina della Fraternità (67° edizione), che partendo il 1° novembre dal Sacrario di Timau toccherà la stessa sera il Sacrario di Oslavia, per ripartire infine il 4 alla volta del Sacrario di Redipuglia, il 15 dicembre l’anno del centenario si chiuderà in bellezza e in musica con il concerto del Teatro Verdi. Sul palco l’orchestra di fiati composta dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia, dalla Fanfara della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, dalla Banda Città di Cormons e dal coro “Giulio Bedeschi” di Gaiarine, della Sezione Alpini di Conegliano. Coda del centenario sarà, nel mese di gennaio, in concomitanza con l’anniversario della Battaglia di Nikolajewka, la presentazione del libro sui “PRIMI 100 ANNI DELLE PENNE NERE DELLA SEZIONE DI GORIZIA”.

IL MARCHIO Come detto, tutto il programma delle iniziative per il centenario degli alpini di Gorizia viene accompagnato da uno speciale marchio registrato creato per l’occasione. Esso presenta il nome di Gorizia che si fonde con la cifra tonda del numero 100, come gli anni delle penne nere in riva all’Isonzo, sormontato dall’inconfondibile sagoma del cappello alpino e sopra le date e la dicitura “Cento anni Sezione Ana”.