Salute: Riccardi, oltre a Pnrr servono riforme coraggiose e condivise

Udine, 22 giu – “L’errore più grave che il nostro Paese
potrebbe commettere è ritenere che tutte le soluzioni ai problemi
della salute possano arrivare dalle risorse del Pnrr. Servono
riforme coraggiose che consentano di dare risposte concrete ai
bisogni di salute e che siano sviluppate attraverso un meccanismo
con due protagonisti: lo Stato e le Regioni.

È questo il messaggio lanciato dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla salute Riccardo Riccardi durante
la tavola rotonda “Dove e come investire per il cambiamento delle
cure e dell’assistenza nel territorio” svoltasi nell’ambito del
Forum Risk Management Laboratorio Sanità 20-30.

Nel corso del suo intervento Riccardi ha spiegato che
“sicuramente il Recovery fund rappresenta una grande occasione,
ma per poterla sfruttare è necessario un patto di responsabilità
che coinvolga sia gli interlocutori politici sia le forze che
compongono il sistema sanitario dall’interno, in modo da ridurre
le conflittualità particolari; queste ultime risultano infatti
spesso determinanti nel non garantire condizioni adeguate e
necessarie ad attuare le revisioni che consentirebbero il
rafforzamento e l’ammodernamento della salute pubblica. Un
contesto nel quale dobbiamo tenere conto sia del problema
dell’aumento della spesa, sia della necessità della sua
ridistribuzione in un’ottica di appropriatezza dei servizi ai
cittadini”.

Il vicegovernatore ha chiarito che “la pandemia ci ha insegnato
che la risorsa più importante è il capitale umano, quindi è
necessario rivedere il sistema di accesso ai percorsi formativi e
alle abilitazioni professionali, che oggi è limitato da troppi
paletti. Sicuramente sono necessari investimenti per strutture e
apparecchiature moderne, ma in primo luogo servono
professionisti, che sappiano sfruttare al meglio le
infrastrutture e le tecnologie. Inoltre, bisogna avere il
coraggio di migliorare il rapporto tra medicina generale e
sistema di salute pubblica e spostare il baricentro del sistema
di salute dall’ospedale al territorio”.
ARC/MA/al

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