Vaccini:Riccardi, seconde dosi importanti anche per controllo varianti

Pordenone, 22 giu – “Le persone che dal 12 al 21 giugno non si
sono sottoposte al richiamo del vaccino anticovid oscillano tra
il 2,8 e il 4,8 per cento. È comunque necessario recuperare gli
indecisi perché è in questo modo che diventa possibile tenere
sotto controllo le varianti, anch’esse analizzate dalla Regione
con puntualità e accuratezza”.

Lo afferma il vicegovernatore della Regione con delega alla
Salute Riccardo Riccardi, commentando i dati a disposizione che
tengono conto sia della differenza tra seconde dosi prenotate e
somministrate sia la presenza delle varianti in Friuli Venezia
Giulia.

“In particolare – chiarisce Riccardi – emerge che nell’arco dei
10 giorni compresi tra il 12 e il 21 giugno, coloro che non hanno
compiuto il richiamo con la seconda dose di vaccino a base mRna
sono il 2,8 per cento. Le prenotazioni ammontavano infatti a
46.403 dosi, mentre quelle effettivamente inoculate sono state
45.106. Per quanto riguarda invece l’utilizzo di Astrazeneca, la
differenza, nell’arco dello stesso periodo di tempo è del 4,8 per
cento: le dosi prenotate per il richiamo erano 12.652 mentre
quelle somministrate risultano essere 12.044. Possiamo quindi
affermare che queste differenze riscontrate sono quasi
fisiologiche e che quindi la campagna vaccinale sta proseguendo
senza particolari difficoltà”.

Sul fronte del sequenziamento compiuto dalla Regione, “il lavoro
è stato molto puntuale. Dei 96 campioni analizzati, 67 hanno
evidenziato la presenza di una variante. Nello specifico, 35 casi
sono di tipo Alpha (inglese), 25 Delta (indiana) e 2 Gamma
(brasiliana) mentre le restanti appartengono alla categoria
“altro”. Inoltre dei 67 casi rilevati, la maggior parte (27)
provengono da contagio familiare, mentre 12 hanno a che fare con
i rifugiati presenti in regione e 6 da contagi tra amici”.

“Tutto ciò ci fa dire – conclude Riccardi – quanto sia
fondamentale il lavoro di tracciamento che stiamo facendo, oltre
a ricordare l’importanza per coloro che hanno prenotato
l’inoculazione della seconda dose che si presentino
all’appuntamento fissato in agenda. Solo in questo modo potremmo
continuare a tenere sotto controllo la diffusione del contagio,
in particolar modo quello legato alle varianti”.
ARC/AL

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