Nuovo Dpcm Scuola, Conte: “Da 7 gennaio superiori in classe” 

“Si continuerà a lavorare per assicurare la condizione di massima sicurezza per i ragazzi” a scuola, in modo che “il 7 gennaio potremo tornare con la didattica in presenza” con una presenza garantita al 75% nelle scuole superiori di secondo grado. Così il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi presentando il nuovo Dpcm Natale. 

“Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nel testo – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza”. 

“L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza”, viene inoltre precisato nel testo. 

“Dobbiamo continuare a lavorare per garantire le condizioni di massima sicurezza dei nostri ragazzi a scuola – ha detto ancora il premier – Dobbiamo lavorare a livello territoriale, nel Dpcm troverete dei tavoli istituiti presso le prefetture con tutte la autorità delle scuole e dei trasporti. Sta a loro trovare delle formule per una misura realmente efficace che garantisca tutti. Ci lavoreremo in modo che il 7 gennaio potremo tornare molto più efficacemente con la didattica in presenza per tutti”, ma, ha anche sottolineato Conte, “se la curva dei contagi è alta è tutto complicato”. 

Turni pomeridiani nella scuola? “Non vogliamo escludere nessuna opzione di flessibilità”, ha poi aggiunto. “I tavoli nelle prefetture serviranno a valutare tutte le opzioni: se ci saranno scuole disponibili a turni pomeridiani, ben vengano. I tavoli serviranno a integrare questi dati con quelli del trasporto locale. Non possiamo farlo noi da Roma, siamo disponibili a un supporto ma alcune scelte chiedono modulazioni territoriali”, ha affermato ancora Conte.  

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